I carrozzieri di Confartigianato, Cna e Casartigiani del Piemonte non ci stanno a subire l’ennesimo tentativo di consegnare il mercato delle riparazioni auto nelle mani delle assicurazioni, in nome di una presunta liberalizzazione. Tentativo che è scritto nero su bianco nella riforma dell’Rc auto contenuta nel disegno di legge “Concorrenza” presentato dal Governo il 20 febbraio scorso.
Le carrozzerie osservano che, fatto 100 il costo medio complessivo di un sinistro, circa il 68% è imputabile ai risarcimenti per il danno fisico, il 15% serve a coprire i costi fissi e indiretti non collegabili ai singoli sinistri, e solo il 17% copre il puro costo della riparazione. Quest’ultimo poi, per il 60% è imputabile al prezzo dei ricambi (molto costosi in Italia), a cui va aggiunto il costo dei materiali di consumo e quello relativo allo smaltimento rifiuti, per cui solo il 5% riguarda la manodopera delle carrozzerie.
Le carrozzerie piemontesi ritengono che con questi numeri non si possano additare le imprese come responsabili dell’alto costo delle polizze assicurative per i sinistri. A fronte di tale situazione i carrozzieri proclamano lo stato di mobilitazione contro le minacce alla libertà d’impresa e alla libertà di scelta dei consumatori.
“Nei prossimi giorni – dichiara Saverio Mercadante, vicepresidente nazionale dei carrozzieri di Cna – l’azione della categoria proseguirà con una serie di proposte di modifica alle norme del disegno di legge “Concorrenza”; il punto centrale da emendare riguarda il cosiddetto risarcimento ‘in forma specifica’. I consumatori devono poter scegliere liberamente l’officina di fiducia presso la quale far riparare il veicolo incidentato, senza essere costretti a rivolgersi alle carrozzerie convenzionate con l’assicurazione”.
“La mobilitazione – afferma Gianfranco Canavesio, presidente regionale carrozzieri di Confartigianato – si svolgerà in tutta Italia con una serie di iniziative organizzate a livello territoriale per sensibilizzare i consumatori e le istituzioni sui rischi della riforma presentata dal Governo. In Piemonte organizzeremo mobilitazioni locali per coinvolgere anche i consumatori e per far capire loro quali sono gli effetti di questo provvedimento che, se non corretto, distruggerà il nostro lavoro e anche gli interessi dei cittadini che non potranno più decidere quale carrozziere scegliere”.
“Iniziative a tutto campo – precisa Delio Zanzottera, segretario regionale dei carrozzieri di Casartigiani – quelle decise dai carrozzieri, in nome di un settore che in Italia conta oltre 18.000 imprese artigiane di cui in Piemonte circa 2.000, e che negli ultimi anni ha subito pesantemente gli effetti della crisi. Basti dire che nell’ultimo anno, il numero delle carrozzerie è diminuito dell’1,6%. Il bilancio è ancor più negativo per tutto il settore dell’autoriparazione che, tra il 2011 ed il 2014, ha registrato una riduzione di fatturato dell’8,1%, pari a 1,2 miliardi di euro in meno, e nel 2014 ha visto un calo dell’1,3% delle aziende artigiane”.