Quali idee di sviluppo per il Piemonte
Rete Imprese Italia/Piemonte ha incontrato il presidente Sergio Chiamparino ritenendo necessario fare il punto delle relazioni e delle decisioni per tracciare dei percorsi. Sottolineando altresì come sia necessario specialmente in un momento in cui alcuni segnali positivi per l’economia possano essere sostenuti coinvolgendo tutto il tessuto delle Pmi piemontesi.
Insieme a Chiamparino erano presenti il vicepresidente Aldo Reschigna, gli assessori alle Attività produttive Giuseppina De Santis e al Lavoro Giovanna Pentenero. Mentre a rappresentare Confartigianato Piemonte c’erano il vicepresidente vicario Adelio Ferrari ed il segretario Silvano Berna.
Va innanzitutto detto che Rete Imprese ha espresso apprezzamento per il confronto che si è sviluppato sul provvedimento della semplificazione amministrativa, considerandolo un esempio positivo di concertazione moderna ed efficace.
Il peso e la rilevanza del sistema delle Pmi nel contesto economico-sociale piemontese è noto e Rete Imprese ha sottolineato come proprio le Pmi abbiano resistito a questa lunga crisi e siano una risorsa per lo sviluppo se saranno sostenute. C’è la consapevolezza che le risorse pubbliche sono limitate e, proprio per questo, confrontarsi sulla loro migliore utilizzazione è necessario. Ma non è solo una questione di risorse: occorre anche proporre e raccogliere idee su cui creare una condivisione e, su quella base, operare tutti insieme per ricercare risorse pubbliche ad altro livello ma anche private.
Per quanto riguarda le risorse europee Rete Imprese ha preso atto di un negoziato dell’amministrazione regionale con Roma e Bruxelles. Su questo tema sono state convocate due riunioni plenarie, una a luglio 2014 e l’altra a febbraio 2015 durante le quali non è stato possibile avere un confronto nel merito. I nodi segnalati da Rete Imprese e le relative proposte sui fondi europei Fse e Fesr rimangono tutti validi.
La prima finestra di merito che Rete Imprese ha posto all’attenzione del governo regionale è stato quello del sostegno all’accesso al credito. La Regione Piemonte ha una tradizione d’interventi positivi su questo terreno che deve continuare perché fondamentale. In questo quadro è centrale la funzione dei confidi ed è la banca d’Italia a ricordare che oltre il 50% di tutte le piccole imprese accede al credito solo grazie al sistema dei confidi.
Poi tornando al tema dei fondi europei 2014/2020 Rete Imprese ha posto due questioni. Da un lato la necessità di porre in essere misure integrate tra Fse e Fesr per sommare in maniera coordinata il massimo dei benefici per le imprese che intendono fare sviluppo, con un’attenzione particolare nel determinare misure sulla taglia della piccola impresa, mettendo in moto delle filiere produttive.
In terza battuta occorre operare sui temi della riqualificazione urbana attraverso quella energetica e grazie anche alla rivitalizzazione economica e commerciale dei centri cittadini. In questo quadro Rete Imprese ritiene che sia fondamentale dare operatività alla consulta per la filiera delle costruzioni, che è stata formalmente costituita ma mai attivata.
La definizione di un’agenda di breve periodo è, a giudizio di Rete Imprese, quanto mai necessaria, con poche ma importanti cose da fare e cantierabili velocemente.