Le nuove regole per contrastare il fenomeno del cabotaggio abusivo, l’abuso del distacco transnazionale e la concorrenza sleale; il ripristino dell’ecobonus dal 2016; il Sistri e la sospensione delle sanzioni per mancati pagamenti; la soluzione dei problemi delle motorizzazioni a seguito del trasferimento di competenze degli albi provinciali e problemi inerenti alle revisioni dei veicoli pesanti; la soppressione della quota contributiva per l’autorità di regolazione dei trasporti; l’introduzione di una norma per il rispetto dei tempi certi di pagamento. Questi sono solo alcuni dei temi affrontati e discussi nell’ambito del convegno e sui quali si sono confrontati i protagonisti che lo hanno animato.
In Piemonte, su una platea di 126.142 sono 7.653 le imprese artigiane dell’autotrasporto merci ed occupano 19.132 addetti. E sono sempre più numerose le imprese dell’autotrasporto che chiudono a causa della crisi. Un quadro che incide pesantemente sul settore, già messo a dura prova dalla concorrenza sleale. Sono 200.000 i posti di lavoro persi negli ultimi anni, 10 miliardi di euro di mancate entrate erariali, 30.000 camion espatriati e il crollo delle immatricolazioni di veicoli commerciali. Settore che ha subito una forte contrazione delle misure di sostegno stanziate dallo Stato: se nel 2013 le risorse complessive ammontavano a 330 milioni, nell’anno in corso sono scese a 250 milioni di euro.
Agli iniziali saluti del presidente regionale autotrasportatori di Confartigianato Aldo Caranta è seguita la relazione del presidente nazionale autotrasportatori di Confartigianato Amedeo Genedani. Dopodiché si sono susseguiti gli interventi di Bartolomeo Giachino (responsabile nazionale trasporti di Forza Italia), di Nadia Conticelli (presidente commissione regionale trasporti) e di Paolo Romano (deputato M5S e membro della commissione trasporti). Infine è stato lasciato ampio spazio al dibattito.