“Finalmente l’elenco dei restauratori è realtà, dopo anni di incertezze e rinvii”. E’ Enzo Basiglio, presidente piemontese e nazionale di Confartigianato restauro, a comunicarlo con soddisfazione e una punta di orgoglio.
Lo scorso 30 ottobre infatti si è chiuso il bando pubblico per l’acquisizione della qualifica di restauratore di beni culturali, qualifica riconosciuta agli operatori del settore in possesso di determinati requisiti professionali o titoli di studio.
“Scaduti i termini per l’invio telematico della documentazione – ha aggiunto Basiglio – possiamo dire che, almeno dal punto di vista legislativo, siamo giunti al capolinea da anni auspicato dai restauratori italiani, che sono da sempre considerati i migliori al mondo e che finalmente avranno il giusto riconoscimento della loro professionalità con l’inserimento nell’elenco ufficiale tenuto dal ministero per i beni culturali.”
Confartigianato Restauro in questi anni di azione sindacale ha sempre rivendicato la necessità di individuare con certezza l’ambito delle figure professionali che intervengono nelle attività conservative dei Beni Culturali, al fine di assicurare che solo chi veramente preparato potesse intervenire su beni di interesse artistico e culturale, con la certezza di una qualificata esecuzione degli interventi.
“Noi – ha concluso Basiglio – non abbiamo mai voluto sanatorie, ma il riconoscimento della qualifica a chi negli anni ha lavorato con competenza e professionalità. Abbiamo sempre cercato il dialogo sia con il legislatore che con il ministero, per assicurare il riconoscimento a quanti, oggettivamente, potevano aspirare ad ottenere la qualifica di restauratore o di collaboratore restauratore di beni artistici e culturali”.