Confartigianato Imprese Piemonte, tutela in ogni campo gli interessi delle imprese e la loro rappresentanza nei confronti di qualsiasi Amministrazione ed Autorità regionale

Rete Imprese Italia Piemonte incontra i candidati alla Presidenza della Giunta regionale

Le piccole imprese del territorio sotto l’egida di Rete Imprese Italia Piemonte (Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confcommercio, e Confesercenti) hanno incontrato lunedì 20 maggio presso il Turin Palace Hotel di Torino, i candidati alle Presidenza della Regione Piemonte (Alberto Cirio per il centrodestra, Sergio Chiamparino per la coalizione di centrosinistra, Giorgio Bertola per il Movimento 5 Stelle e Valter Boero del Popolo della famiglia) per consegnare un documento programmatico in cui chiedono “più peso specifico e una rappresentanza istituzionale”.

Siamo l’impresa che non delocalizza ed è più vicina al territorio, ai cittadini”. Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Torino e portavoce di Rete Imprese Italia, chiarisce così il “peso specifico” che il mondo delle piccole e medie imprese vuole mettere sul piatto della bilancia in vista delle prossime Regionali.

“L’economia reale in questo momento paga un peso fiscale e burocratico enorme rispetto all’economia digitale e per noi è una concorrenza del tutto sleale”, prosegue Coppa “e quasi mai la politica si occupa dei nostri settori, anche se restano quelli strategici per il Paese”.

“Servono più risorse per le piccole e medie imprese, tenendo presente anche il mondo del turismo – aggiunge Fabrizio Actis, presidente di CNA Piemonte – e serve una vera concertazione con le nostre categorie, non solo incontri burocratici”.

Sono sigle che parlano a nome di 306mila imprese con meno di 10 dipendenti in regione (su 321.758) e che assorbono il 42,32% della forza lavoro. Quelle con meno di 5 addetti sono 289.794 e danno lavoro al 34% degli occupati.

“Servono piani per le infrastrutture, anche quelle immateriali come la banda larga nelle zone meno centrali, sostegno al credito e dunque al sistema dei confidi, così come un piano sull’efficientamento energetico. Bisogna passare all’affidamento diretto dei lavori più piccoli”, conclude Actis.

E sul turismo punta anche Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti: “I dati migliorano, ma altre nazioni fanno meglio di noi. Servono promozione e accoglienza, ma soprattutto i collegamenti e la possibilità di innovare aperta a ogni singolo operatore. In generale non è giusto lasciare il tema dell’innovazione solo alle grandi imprese”. E altrettanto importante è la rigenerazione urbana: “Un processo dove il commercio è un elemento molto presente, dopo anni di desertificazione. Siamo una società dove sono sempre di più i nuclei formati da una persona sola e qui il commercio di vicinato, diffuso e innovativo, può andare incontro alle loro esigenze”.

“Bisogna andare avanti su quanto fatto fin qui sul Fondo centrale di garanzia – aggiunge Carlo Napoli, segretario di Confartigianato Piemonte -, senza dimenticare il piano 4.0 che deve valorizzare il territorio, ma bisogna fare in modo che possano accedere anche le piccole e medie imprese. Serve un assessorato dedicato in modo specifico ai nostri comparti con deleghe apposite per i differenti settori economici della micro e piccola impresa. Inoltre la Regione deve riconoscere pienamente i corpi intermedi quale strumento di semplificazione  dei rapporti tra imprese ed istituzioni, mantenendo  con essi relazioni strutturate e coordinate a livello sia politico che tecnico, mediante un confronto programmato, organizzato e preventivo, che consenta alle Organizzazioni di dare utili contributi di analisi e proposte. Ciò anche al fine di dare piena attuazione al principio di sussidiarietà sancito dall’articolo 3 dello statuto della Regione Piemonte e riconfermato dalla legge regionale 16 maggio 2016 n. 10. Indispensabile è anche l’assegnazione di risorse certe, adeguate e continuative per alimentare nel tempo politiche per le imprese e per i territori”.

I candidati hanno risposto alle sollecitazioni sollevate dai Presidenti delle  4 sigle datoriali in base al proprio programma.

Alberto Cirio lancia una proposta di un assessorato ai bambini che agisca come una sorta di lobby nell’interesse dei più piccoli, con una funzione di raccordo e coordinamento rispetto alle altre componenti della Giunta. “ L’iniziativa – puntualizza Cirio – farà parte del nostro programma di Governo. Le risorse per realizzarla le troveremo nel Fondo Sociale europeo. L’assessore sarà una figura in grado di spaziare in tutti i campi di competenza regionale”.

Bertola ha esordito sulla necessità “ di superare la vergognosa esperienza di Finpiemonte”.

Boero si è fatto portavoce  delle istanze dei cittadini sulle aperture dei centri commerciali compatibili con le famiglie.

Chiamparino ha cavalcato, invece, il tema del turismo e dei trasporti: “in questi anni abbiamo mantenuto gli impegni nelle politiche sociali, nel turismo, nella cultura, nei trasporti e abbiamo dato il via negli investimenti: dal turismo alla cultura alla manifattura all’agricoltura alla salvaguardia del territorio, alle scuole e alle infrastrutture per più di 700 milioni solo con l’ultimo bilancio approvato”.

E conclude: “Intendiamo creare da subito una cabina di regia che coinvolga tutte le forze economiche e sociali nella definizione degli obiettivi e delle misure necessarie, in modo da compiere una concreta attività di promozione e di lobbying nei confronti della Commissione europea”.

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