IL 70% DELLE 31.995 DONNE D’IMPRESA OPERANO NEI SETTORI PIÙ ESPOSTI ALLA “CRISI DA COVID-19”.
Anche le imprese artigiane femminili, dopo il periodo di lockdown, si apprestano ad inaugurare la fase 2 e riaprono le attività che sono consentite.
“In uno scenario di ripartenza, dopo il lungo periodo di lockdown, – afferma Daniela Biolatto, Presidente Donna Impresa di Confartigianato Piemonte –dove le donne hanno continuato a lavorare con la formula del lavoro agile, alcune si sono reinventate pur di alleggerire il peso del mancato fatturato, producendo mascherine, camici, ecc., ora è fondamentale considerare le esigenze di conciliazione vita-lavoro. In questa fase, infatti, le scuole sono chiuse, gli asili idem e i figli trascorrono le giornate a casa. Questa emergenza dovrebbe essere l’ennesima occasione per riflettere ed affrontare con più decisione queste tematiche”.
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