Il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti si è rivolto al Ministro per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli chiedendo di chiarire alcuni aspetti interpretativi controversi del Dpcm dello scorso 3 novembre in merito agli spostamenti e alle attività d’impresa consentite nelle zone rosse e arancione. In particolare, in una lettera inviata al Ministro, Merletti segnala le difficoltà di molti imprenditori di servizi alla persona, come gli acconciatori e, nei casi consentiti, i centri estetici, nei rapporti con i propri clienti. Secondo il Dpcm del 3 novembre, infatti, lo spostamento al di fuori del proprio comune sarebbe permesso solo nel caso in cui nel proprio comune non sia presente un’impresa che eserciti l’attività cui ci si rivolge. Questa lettura restrittiva della norma, scrive Merletti, impedirebbe agli imprenditori “la normale prosecuzione dell’attività nei confronti di parti importanti della propria clientela ed una violazione della libertà di scelta da parte dei clienti stessi”. Il Presidente di Confartigianato confida in un’interpretazione della norma del DPCM “che consenta la prosecuzione del normale svolgimento delle attività dei servizi alla persona, indipendentemente dalla sede delle attività stesse rispetto al domicilio del cliente, attività che sono svolte nel massimo rispetto dei Protocolli vigenti e sempre su appuntamento”.
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