Stato di calamità naturale e slittamento dei contributi Inps e Inail in scadenza. Lo chiedono gli artigiani appartenenti ai settori cave d’estrazione ed edilizia, duramente colpiti dalla crisi economica e ulteriormente provati dalle recenti e persistenti basse temperature che impediscono la lavorazione a cielo aperto.
«Abbiamo sollecitato – spiega Luciano Gandolfo, rappresentante provinciale Edili di Confartigianto Cuneo nonché vice presidente nazionale ANAEPA – l’intervento del Presidente Roberto Cota e dell’assessore alle attività produttive Massimo Giordano affinché la Regione Piemonte, il cui assessorato all’agricoltura ha già avviato la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale, estenda tale dichiarazione anche ai settori delle cave d’estrazione e dell’edilizia che, già pesantemente colpiti dalla crisi economica, si trovano in gravi difficoltà per le forti gelate di queste settimane».
«Questi settori economici, – conclude Domenico Massimino, presidente provinciale Confartigianto Imprese Cuneo – da oltre un mese hanno ridotto l’attività produttiva facendo massiccio ricorso alla cassa integrazione, proprio per ragioni climatiche. Abbiamo dunque esortato la Regione Piemonte a chiedere un intervento del Governo affinché venga accordato lo slittamento di un mese per le comunicazioni e i relativi pagamenti presso l’Agenzia delle Entrate, l’INPS e l’INAIL da parte delle imprese piemontesi dei settori in questione».