IL COMMENTO DI GIORGIO FELICI:
“Bene le risposte alle nostre istanze, ma mancano all’appello alcune misure cardine per le imprese artigiane – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte. In particolare, l’artigianato ha accolto positivamente il pragmatismo dimostrato in materia energetica, nonché la costruzione di una base per una riforma fiscale in un’ottica semplificativa che attendiamo da tempo. Adesso è necessario proseguire in tal senso, affrontando i temi più caldi per il mondo del lavoro, quali la formazione, la decontribuzione dell’apprendistato nelle imprese artigiane, il problema dei crediti fiscali incagliati e lo snellimento burocratico.”
La manovra di bilancio, sul 2023 prevede interventi per 39,2 miliardi di euro, finanziata con 18,1 miliardi di risorse e generando un maggiore deficit per 21,1 miliardi di euro. Le misure in materia di energia a favore di imprese e famiglie valgono 20,5 miliardi di euro mentre sui restanti interventi (18,7 miliardi), sono 8,4 miliardi gli interventi di interesse per imprese e lavoratori. Nel 2023, la manovra è espansiva per 1,1 punti di PIL di maggiore deficit e determina un impulso sul PIL di 0,3 punti di maggiore crescita. La crisi energetica, amplificata dopo l’invasione dell’Ucraina, ha richiesto complessivamente, tra il 2021 e il 2023 misure contro il caro energia per imprese e famiglie per 89,0 miliardi di euro, pari al 4,6% del PIL. Nel 2022 il caro bollette per le micro e piccole imprese vale 23,9 miliardi di euro, un incremento che pesa per il 6,1% del valore aggiunto creato dalle imprese fino a 49 addetti.
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