Il 17 giugno scorso si è svolto un incontro significativo tra le rappresentanze del comparto taxi e il vice ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili, Edoardo Rixi. Al centro della discussione, i decreti RENT, Foglio di Servizio e il DPCM Piattaforme, cruciali per la regolamentazione del settore.
Il vice Ministro Rixi ha sottolineato l’urgenza di emanare i decreti su RENT e Foglio di Servizio, evidenziando che il ritardo accumulato di cinque anni dall’entrata in vigore della Legge 12 del 2019 è stato oggetto di rilievi giurisdizionali. Ha inoltre annunciato che il DPCM Piattaforme sarà affrontato dopo l’estate.
Durante l’incontro, Rixi ha chiarito che i testi definitivi dei decreti non sono ancora disponibili e ha rassicurato che il parere dell’Autorità Garante della Privacy è sostanzialmente positivo. Tuttavia, ha lamentato l’imbarazzo istituzionale causato dalle anticipazioni non ufficiali riportate dalla stampa, in quanto i testi non sono stati ancora sottoposti all’AGCM e all’ART.
Rixi ha avvertito che il perdurare delle criticità nel rapporto tra domanda e offerta, soprattutto nelle grandi aree urbane, potrebbe costringere il Governo a intraprendere riforme più radicali del settore.
Confartigianato Taxi ha espresso le proprie preoccupazioni. Ha ribadito che i decreti attuativi, pur essendo normative secondarie, fanno riferimento a una legge primaria (L. 12/2019) che non ha mai pienamente convinto la categoria, poiché supera alcuni principi sostanziali della L. 21/92. Quest’ultima prevedeva che le Regioni avessero il compito di definire gli ambiti operativi territoriali delle licenze e delle autorizzazioni e di pianificare i servizi in base alle modalità di trasporto, stabilendone anche il numero.
Confartigianato Taxi ha inoltre sottolineato che i testi attuali dei decreti non sono soddisfacenti e che qualsiasi ulteriore proposta di modifica rischierebbe di procrastinare ulteriormente la loro emanazione, fornendo al Governo un alibi per una riforma organica del settore con conseguenze imprevedibili. Pertanto, ha dichiarato di non volersi assumere tale responsabilità allo stato attuale della trattativa.
In particolare, Confartigianato Taxi ha richiesto che il RENT includa una sezione apposita per l’iscrizione degli organismi economici come cooperative e consorzi. Per quanto riguarda il Foglio di Servizio, ha ribadito la necessità di mantenere una chiara distinzione operativa tra i servizi taxi, destinati all’utenza indifferenziata, e i servizi NCC, rivolti all’utenza specifica.
Infine, per il DPCM Piattaforme, Confartigianato Taxi ha affermato che le regole devono essere uguali per tutti gli operatori economici, indipendentemente dal fatto che si occupino di intermediazione o di trasporto aggregato. Ha precisato, tuttavia, che il decreto non può includere nell’intermediazione tutti i soggetti economici a causa della diversa natura dei contratti.
Confartigianato Taxi ha anche chiesto l’emanazione di circolari esplicative, coinvolgendo tutti i Ministeri interessati, compresa la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per chiarire la complessità delle nuove normative.