Non una celebrazione ma l’occasione per riflettere sul lavoro svolto e per approfondire i temi dell’attuale crisi, giunta al suo quinto anno.
Alla tavola rotonda, oltre al presidente regionale Confartigianato Giorgio Felici, parteciperanno il professore di storia economica all’Università di Milano, Giulio Sapelli, ed il professore di sociologia del lavoro all’Università di Torino, Adriana Luciano.
I lavori saranno conclusi dal presidente nazionale di Confartigianato Imprese Giorgio Merletti.
Pochi dati sui quali si baserà il confronto dei partecipanti alla tavola rotonda. La pressione fiscale sui profitti delle imprese italiane supera ormai il 68%. In conseguenza di ciò il 33% degli imprenditori è stato costretto a ritardare il pagamento dei propri fornitori, mentre il 29% ha dovuto rinunciare a fare investimenti in azienda. Per il 26% delle imprese l’accresciuto peso del fisco ha causato ritardi nel pagamento di alcune imposte. Effetti negativi si sono verificati anche sul fronte dell’occupazione: il 16% delle imprese ha rinunciato ad assumere personale ed il 14% ha dovuto licenziare i dipendenti o ricorrere agli ammortizzatori sociali. In Piemonte nel 2007 si contavano nel settore artigiano 313.532 occupati, a fine 2012, 294.614: 18.918 i posti di lavoro persi. Altro grave problema è costituito dai ritardi nei pagamenti da parte degli enti pubblici (amministrazione centrale, regioni, province, enti locali): nel 2012 il tempo medio è salito a 193 giorni.
“Fisco, lavoro, credito, ritardi nei pagamenti – ha dichiarato Felici – sono solo alcune delle questioni su cui la nostra volontà e la nostra azione possono svolgersi più direttamente, non fosse altro che per migliorarne la regolazione. Ed è per questo che nel suo quarantennale Confartigianato, al di là della propria ricorrenza, ha voluto proporre questi argomenti al centro dell’attenzione”.
Per l’occasione sarà allestito un servizio filatelico temporaneo con uno speciale annullo postale realizzato per ricordare l’evento.