La Giunta Cota ha da poco tagliato un traguardo della propria azione amministrativa: il Piemonte, dopo 35 anni, ha una nuova legge urbanistica che si pone come un ulteriore tassello verso la semplificazione normativa e come un aggiornato strumento d’intervento per gli operatori pubblici e privati.
In estrema sintesi la nuova legge si basa su principi semplici e condivisi: un articolato più semplice e chiaro per aumentare le certezze normative e per favorire gli interventi; la scelta di favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente limitando l’uso dei suoli agricoli, risorsa preziosa del Piemonte; la collaborazione continua con i Comuni.
Soddisfatto il vicepresidente nonché assessore all’urbanistica Ugo Cavallera: “In questi decenni molti sono stati i tentativi di riscriverla: obiettivo che rappresenta una concreta dimostrazione dell’impronta moderna e riformatrice dell’amministrazione regionale. In un periodo di grande difficoltà è indispensabile rispondere con provvedimenti che diano una scossa a tutto il sistema economico riducendo l’impatto della burocrazia”.
“A nome della categoria – ha dichiarato Luciano Gandolfo, Presidente Regionale dei Costruttori di Confartigianato Piemonte – esprimo soddisfazione per il traguardo raggiunto con la nuova legge nell’auspicio che possa rappresentare un ulteriore strumento per la ripresa del settore.”
La legge ha preso le mosse dalle proposte presentate, oltre due anni fa, dall’Anci e dal coordinamento delle associazioni imprenditoriali del Piemonte tra cui Confartigianato.
Ecco perché si è da poco svolta una tavola a rotonda che ha visto protagonista Livio Dezzani (direttore regionale programmazione strategica, politiche territoriali ed edilizia) che ha illustrato la nuova legge con particolare riferimento al comparto artigiano. Dopodiché l’intervento di Pier Luigi Guerrini in rappresentanza dei sindacati cui è seguito un dibattito che ha visto coinvolti i dirigenti artigiani ed i funzionari delle associazioni provinciali di Confartigianato.