E’ una prospettiva tutt’altro che rassicurante quella che attende le imprese piemontesi alla luce delle più recenti previsioni macroeconomiche fornite dai principali enti di ricerca nazionali.
A farne le spese saranno, ancora una volta, le imprese di piccole e piccolissime dimensioni (oltre il 95% del totale), quelle rivolte in via prioritaria, se non esclusiva, al mercato interno, destinate più delle altre a subire gli effetti delle performance più negative che l’economia piemontese sconta sia rispetto alla media nazionale sia rispetto alla media delle regioni di riferimento.
Si tratta comunque di previsioni che, qualora confermate, risulterebbero purtroppo in linea con l’andamento dell’economia regionale degli anni passati, per effetto del quale si è prodotta una preoccupante contrazione numerica del sistema imprenditoriale: -6.285 imprese nel 2012, -4.641 nei primi nove mesi del 2013.
Rete Imprese Italia – Piemonte è convinta che, a fronte di un contesto che, almeno nel breve periodo, non consente di parlare di uscita dalla recessione, tutti gli attori istituzionali, politici, sociali ed economici della nostra regione sono chiamati da un supplemento di responsabilità.
E’ dunque sempre più urgente abbandonare ogni forma di personalismo e rinunciare a piccole e grandi rivalse, per puntare insieme ad invertire una deriva che, a questo punto, rischia di proseguire ancora a lungo distruggendo ricchezza, benessere e posti di lavoro.
Pertanto Rete Imprese Italia – Piemonte:
1) ollecita a scongiurare che si protragga una situazione di stallo e di immobilismo che si andrebbe a saldare ad una, oramai più che possibile, campagna elettorale per le elezioni anticipate;
2) chiede all’attuale Giunta e Consiglio regionale tutto (maggioranza e minoranza) di procedere speditamente all’approvazione definitiva in aula del Bilancio 2014 e dei provvedimenti relativi all’utilizzo dei Fondi europei per il periodo 2014-2020 (circa 3,6 miliardi di euro) attraverso una veloce e operativa concertazione con le parti sociali. Si auspica inoltre di poter portare ad approvazione altri provvedimenti in itinere che sono importanti per il sistema della piccola impresa, tenuto contro tra l’altro dell’importante scadenza dell’Expo 2015;
3) sollecita le forze politiche, a partire da quelle che hanno l’attuale compito del governo regionale, a trovare soluzioni celeri e responsabili per fare chiarezza e per dare al Piemonte un governo in grado di assumere, nella pienezza dei propri poteri, quelle decisioni necessarie affinchè il nostro territorio possa cogliere le opportunità di ripresa che nel corso di questo anno sono annunciate.