Continua il calo del flusso: -5,7% in media
Continua la serie delle rilevazioni annuali sulla situazione del credito alle micro e piccole imprese (Mpi) del Piemonte condotta dall’Ufficio studi di Confartigianato Imprese Piemonte su dati Bankitalia. Il trend negativo evidenziato nelle ultime tre rilevazioni si consolida ulteriormente raggiungendo la cifra media di – 5,7 punti percentuali (febbraio 2014 su febbraio 2013).
A febbraio di quest’anno si è rilevato uno stock di 52 miliardi e 655 milioni di finanziamenti concessi alle imprese piemontesi al netto delle sofferenze e delle operazioni pronti contro termine (c.d. impieghi vivi) in calo del 5,7% rispetto all’anno precedente. Le imprese con meno di 20 addetti, che rappresentano il 23,3% del totale, con 12 miliardi e 272 milioni, accusano un calo del 5,1%.
La diminuzione in Piemonte (tab.1) è ancora al di sotto della media nazionale per le imprese sopra i 20 dipendenti: -6,3 contro -7,8. E’ invece fortemente peggiorata la situazione rispetto al dato dell’anno precedente: il calo si è praticamente allineato a quello nazionale per le imprese con meno di 20 dipendenti: -5,1% contro -5,4%.
Sul piano provinciale, nel quadro di generale peggioramento prima tratteggiato, permangono differenze molto marcate (tab.2). Il dato peggiore si riscontra nel Verbano-Cusio-Ossola (-9,8%, di cui -2,1 per aziende inferiori a 20 dipendenti e ben -17,6 per quelle superiori a 20 dipendenti). Cuneo rimane la provincia con la migliore performance ma vede peggiorare comunque il suo dato (-2,4% di cui -3,1 per aziende con meno di 20 dipendenti e -1,7 per aziende con più di 20 addetti).
I tassi d’interesse (tab.3) segnano modesti incrementi ed in tre province (Asti, Vco e Vercelli) un lieve calo.
I prestiti alle imprese artigiane piemontesi, al lordo delle sofferenze, si attestano a 4 miliardi e 141 milioni, in calo del 7,6% rispetto all’anno precedente (tab. 4 e 5). Nella nostra Regione ben tre province presentano un calo superiore al 10%: Biella -15,7, Novara -10,1, Vercelli -13,2.
Secondo Francesco Del Boca, presidente di Confartigianato Imprese piemonte “il focus conferma il perdurare e l’aggravarsi della stretta creditizia sulle imprese piemontesi ed in modo particolare su quelle artigiane. Il governo nazionale deve ricomprendere il problema fra le priorità più stringenti assumendo iniziative rivolte al sistema bancario; la Bce ha dato in questi giorni un importante segnale con il Tltro che prevede una robusta iniezione di liquidità alle banche, mirata e condizionata alla concessione di prestiti all’economia reale ed alle famiglie di cui si attendono i primi effetti fra almeno quattro mesi. Se si vuole rilanciare lo sviluppo risulta difficile comprendere perché in un anno, da marzo 2013 a marzo 2014, secondo i dati Bankitalia, i titoli di Stato nel portafoglio delle banche siano aumentati di 32,7 miliardi di euro (+9%) mentre i prestiti alle imprese sono scesi di 24,8 miliardi (-2,6%). Anche sul piano regionale – conclude Del Boca – si deve intervenire col deciso sostegno ai fondi di riassicurazione ed ai Confidi. Su questo terreno attendiamo l’insediamento della nuova Giunta Chiamparino, il cui iter di composizione auspichiamo si concluda rapidamente, per rilanciare le proposte presentate unitariamente in campagna elettorale”.