Qualità delle carni italiane certificata da etichette e da 42 marchi Dop, Igp, Stg
“Come sempre, quando si parla di alimentazione, è indispensabile controllare la qualità dei prodotti e scegliere in modo corretto, utilizzando tutte le informazioni disponibili anche grazie alle regole sulle nuove etichette”. William Toni, presidente di Confartigianato Carni, che rappresenta 2.400 aziende artigiane di produzione e lavorazione carni con 12.000 addetti, interviene sull’allarme dell’Oms a proposito del consumo di carni rosse e insaccati, ritenuti potenzialmente cancerogeni.
“Per difendere la propria salute – sottolinea Toni – bisogna sapere e scegliere bene cosa si mangia. Le aziende artigiane italiane utilizzano metodi di produzione e di conservazione tradizionali e naturali che niente hanno a che vedere con l’uso massiccio di additivi e conservanti artificiali diffuso in altri ambiti produttivi. Le nuove norme sull’etichettatura forniscono ampie garanzie al consumatore ed è possibile acquistare in sicurezza insaccati, salumi e carne rossa trattata, a patto che questa carne sia lavorata in modo corretto”.
“E a certificare l’alta qualità del cibo made in Italy – sottolinea Toni – è anche il numero di specialità alimentari italiane riconosciute e tutelate dall’Unione Europea con i marchi Dop (Denominazione di origine protetta), Igp (Indicazione geografica protetta) e Stg (Specialità tradizionale garantita) che impongono il rispetto di disciplinari di tutela della lavorazione e provenienza delle materie prime. L’Italia è leader nell’Ue per quantità di prodotti difesi da questi marchi di qualità. Per quanto riguarda le carni fresche sono 5 e per le preparazioni di carne (salumi e insaccati) sono ben 37”.