TORINO – Le imprese torinesi dell’artigianato e del commercio chiedono alla Regione che sia riconosciuto il loro ruolo in occasione della programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali europei, uniche risorse pubbliche per il Piemonte.Alla luce di questi numeri e del fatto che la Commissione europea si è ripetutamente espressa per una strategia di sviluppo fondata sull’esigenza di promuovere la competitività di tutti i settori produttivi, alla Regione e alle istituzioni pubbliche, anche nazionali, Rete Imprese Italia chiedie una coraggiosa politica per le piccole imprese che si integri con la più consolidata e riconosciuta politica industriale.
“Il Piemonte – afferma il vicepresidente della Regione Gilberto Pichetto Fratin – ha saputo in questi anni cambiare pelle ed investire in una serie di attività rilevanti che hanno permesso di sopperire alle perdite registrate nel tessuto industriale tradizionale“. “La Regione – osserva l’assessore regionale all’artigianato, Agostino Ghiglia – sta predisponendo il Por (Programma operativo regionale) 2014-2020, che deve essere definito entro fine anno e su cui ci sarà concertazione con le parti sociali. Le risorse, purtroppo, non saranno cospicue ma crediamo utile concentrarle su ricerca e innovazione. Il sistema delle pmi ha sempre svolto un ruolo trainante dell’economia piemontese, ma purtroppo ha pagato a caro prezzo gli effetti della crisi”. (ANSA)