Confartigianato Imprese Piemonte esprime perplessità per le norme contenute nel cosiddetto Decreto Energia bis che rischiano di far pagare la transizione energetica delle imprese industriali attraverso le bollette di famiglie e piccole imprese.
“Consideriamo sbilanciata -afferma Michele Quaglia, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Autoriparazione - l’attribuzione agli oneri generali di sistema pagati in bolletta dalle piccole imprese e dalle famiglie dei costi per sostenere la produzione di energia rinnovabile delle grandi imprese energivore e la loro agevolazione. In questo modo nel 2024, le pmi del Piemonte rischiano di dover sostenere un impatto di diverse decine di milioni di euro.”
Sotto i riflettori soprattutto il passaggio che farebbe pagare gli impianti di grossa taglia alimentati a fonti rinnovabili delle imprese energivore (che sono agevolate pagando molto poco di oneri generali del sistema elettrico) agli oneri generali del sistema elettrico stesso e quindi alle piccole imprese e alle famiglie
“Secondo questo meccanismo -conclude Quaglia- la transizione energetica viene pagata quasi interamente dalle micro, piccole e medie imprese. Si viene a creare uno squilibrio per effetto del quale il mondo produttivo delle piccole imprese e quello delle famiglie si fanno carico degli oneri generali di sistema di loro competenza, del costo delle agevolazioni per le imprese energivore e del costo di realizzazione degli impianti di grande taglia da fonti rinnovabili a loro destinati. E’ importante, dunque, che il DL venga rivisto per tutelare le piccole realtà locali, vero motore di ogni territorio.”