Gli artigiani hanno sempre sostenuto il green pass anche se a livello pratico, l’estensione dell’obbligo a tutti i lavoratori potrebbe comportare alcune criticità, soprattutto per alcune categorie produttive come quelle degli autotrasportatori.
“Chiediamo al Governo maggiori chiarimenti sulla norma per la categoria degli autotrasportatori: diversamente si rischia di compromettere la lenta e faticosa ripresa e di penalizzare un intero settore già duramente provato dalla crisi sanitaria”. È il grido d’allarme degli autotrasportatori di Confartigianato Piemonte, rappresentati dal presidente regionale di categoria Aldo Caranta che chiede al Governo maggiore chiarezza prima che scatti l’obbligo del green pass per i lavoratori, previsto per il 15 ottobre, per scongiurare l’aggravamento della difficoltà di reperire autisti.
“Il Green Pass crea problemi che si potrebbero evitare con l’obbligo caccinale – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – vista l’imperatività di non vanificare i sacrifici fatti nel lockdown, accelerare la ripresa economica e fornire una motivazione aggiuntiva per vaccinarsi. Le aziende sono pronte, ma sono le modalità operative che potrebbero generare importanti criticità. Inoltre sarebbe ora che lo Stato si comportasse da tale e ritornasse a garantire i pilastri fondamentali del vivere civile, come la salute”.
L’auspicio di Confartigianato trasporti del Piemonte, insomma, è che si possano chiarire i dubbi sull’applicazione del decreto per arrivare a un risultato definitivo ed omogeneo che possa garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, ma anche procedure compatibili con l’organizzazione e la pianificazione del lavoro degli autotrasportatori.
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