Stefania Baiolini, (Presidente Nazionale estetisti di Confartigianato Imprese) e Enrico Frea, (Presidente Regionale del settore acconciature di Confartigianato Impresse Piemonte): “La sospensione delle nostre attività svolte in sicurezza finirà per innescare l’impennata dell’offerta di prestazioni da parte di operatori abusivi ed inoltre penalizzerà enormemente le migliaia di donne occupate in questi settori. Ci battiamo contro la discriminazione”.
La zona rossa, verso cui sta scivolando tutta la Regione Piemonte, prevede la sospensione di tutte le attività considerate non essenziali. Tra le attività non essenziali vengono incluse anche quelle legate al benessere (acconciatori ed estetiste), già pesantemente penalizzate dal primo lockdown, in quanto sono state le prime a chiudere e le ultime a riaprire. Ma c’è di più. Le imprese che offrono servizi alla persona svolgono un’attività fondamentale per il benessere psicofisico delle loro clienti, andando ad incidere non solo sugli aspetti estetici ma anche su quelli fisici e psicologici.
“Fermo restando che la salute è per tutti noi la priorità fondamentale e va salvaguardata senza se e senza ma – sottolinea Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – precisiamo che le imprese che operano nel comparto dei servizi alla persona si sono attrezzate al meglio per garantire la massima sicurezza per i clienti, programmando le sedute e osservando tutti i protocolli igienico sanitari. Voglio inoltre sottolineare che questo settore è particolarmente importante in quanto contribuisce a ristabilire il benessere psicofisico delle persone. Auspichiamo quindi che il Presidente Cirio possa ascoltare la nostra voce e che consideri le attività legate al benessere come essenziali e pertanto si faccia portavoce con il Governo affinché ne vengano autorizzare le aperture in zona rossa.
Leggi QUI il comunicato stampa completo.
Guarda QUI il servizio TV di Telecity News 24