Confartigianato Imprese Piemonte, tutela in ogni campo gli interessi delle imprese e la loro rappresentanza nei confronti di qualsiasi Amministrazione ed Autorità regionale

Blocco dei diesel euro 3: le imprese chiedono certezze a salvaguardia della loro attività e a garanzia dei servizi per i cittadini

Rete Imprese Italia Piemonte è nuovamente intervenuta sul tema delle politiche ambientali rivolte al miglioramento della qualità dell’aria, per scongiurare che, con l’imminente entrata in vigore del divieto della circolazione per i veicoli diesel fino all’euro 3, in programma dal prossimo lunedì 1° ottobre, vengano pregiudicati l’operatività ed il lavoro del mondo economico imprenditoriale piemontese, costituito prevalentemente da micro e piccole realtà aziendali, con potenziali disagi anche per i servizi alle comunità locali e ai cittadini.

In particolare le Associazioni rappresentative dell’artigianato, del commercio, del turismo, dei trasporti e dei servizi, hanno ancora recentemente sollecitato la Regione Piemonte ed il sistema degli Enti Locali a concordare con la massima urgenza un provvedimento che individui preventivamente un insieme di deroghe ed esenzioni per gli autoveicoli a rischio blocco.

Tale facoltà – prevista dall’Accordo di Programma delle Regioni del Bacino Padano per il risanamento della qualità dell’aria, sottoscritto nel giugno 2017 da Piemonte, Lombardia, Emilia

Romagna e Veneto – è peraltro già stata esercitata dalla Regione Lombardia ed è indispensabile per garantire indicazioni uniformi sull’intero territorio regionale, evitando soluzioni a macchia di leopardo adottate dalle singole amministrazioni comunali interessate dai divieti.

Tenuto conto del numero ingente di automezzi interessati dal divieto di circolazione, è infatti indispensabile garantire la prosecuzione di alcuni servizi essenziali per la comunità: es. taxi, commercianti ambulanti, interventi urgenti o correlati a reperibilità e manutenzione di immobili o impianti, trasporto merci in conto terzi, lavoratori residenti in luoghi non serviti da mezzi pubblici, ecc..

Inoltre, anche il ritardo nella definizione di un provvedimento regionale, anch’esso previsto dall’Accordo del Bacino Padano, a sostegno degli investimenti richiesti per favorire la sostituzione degli autoveicoli più inquinanti, rischia di aggravare le criticità delle micro e piccole imprese che, nella loro attività quotidiana, devono utilizzare un autoveicolo.

In tale prospettiva Rete Imprese Italia ha ribadito la necessità che sia approntato e reso funzionante prima possibile uno strumento finanziario pluriennale, che abbini un significativo contributo in conto capitale con interventi finanziari sostenuti con adeguate forme di garanzia.

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