La notizia sull’ipotesi, sempre più probabile, relativa alla chiusura di pasticcerie, gelaterie, bar e ristoranti del Piemonte, sine die, sta gettando nello sconforto la ristorazione artigianale del Piemonte. “Le nostre pasticcerie, gelaterie e ristoratori, rispettano rigorosamente le misure di sicurezza per difendere la salute dei cittadini. Per questo non comprendiamo perché, come apprendiamo dai giornali, siamo a rischio chiusura, mentre a negozi e grande distribuzione sarebbe permessa la commercializzazione di alimentari e prodotti dolciari”. Commenta così Anna Maria Sepertino, Presidente dell’alimentare di Confartigianato Imprese Piemonte l’ipotesi chiusura dei negozi che vendono beni non essenziali. “Imprenditori coraggiosi che hanno investito tempo e denari, in questi mesi, per assicurare a sé stessi, ai propri collaboratori ed alla clientela, ambienti sicuri e sanificati. – prosegue Sepertino – L’eventuale chiusura si traduce in una assurda disparità di trattamento a vantaggio di altre tipologie di vendita dei nostri straordinari prodotti. Così si colpiscono le nostre aziende che hanno già sofferto nei mesi scorsi, si sono prima dovute riorganizzare con distanziamento dei tavoli, igienizzanti, menù monouso, ecc. poi si sono visti ridurre il numero dei clienti per tavolo, prima 6, poi 4 e infine chiusura alle ore 18.”
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