La legge di bilancio 2021 n.178 del 30/12/2020 all’articolo 1 comma 266 prevede un intervento rivolto alle società di capitali finalizzato a definire nuove tempistiche in tema di possibile ripianamento della perdita realizzata nell’esercizio 2020. Attraverso la nuova norma, in buona sostanza, la copertura delle perdite – sia di quelle superiori a un terzo del capitale sia di quelle, ben più gravi, che lo riducono al di sotto del minimo legale – potrà essere rinviata al 2026, ossia in sede di approvazione del bilancio 2025. Solo in tale data, se la perdita riportata dal 2020 non sarà stata nel frattempo assorbita e ricondotta sotto i livelli di guardia previsti dal codice civile, i soci saranno chiamati a scegliere tra un rifinanziamento per aumentare il capitale, una trasformazione in società di persone o lo scioglimento della società.
“Tale principio dovrebbe fungere da ispirazione per intervenire anche all’interno di un ambito altrettanto critico per le imprese – commenta Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – quale quello connesso alla valutazione di merito ai fini del rilascio di nuovi finanziamenti e al mantenimento di quelli attualmente in essere.”
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