Nei giorni scorsi la Camera ha approvato quasi all’unanimità la riforma sugli Istituti Tecnici Superiori. 7 quelli piemontesi su una platea nazionale di 121 istituti. È una delle misure previste nell’ambito del PNRR, finalizzata al consolidamento degli ITS nel sistema ordinamentale dell’istruzione terziaria professionalizzante, rafforzandone la presenza attiva nel tessuto imprenditoriale dei singoli territori. In 13 articoli, fatte salve le disposizioni finali e transitorie, il legislatore nazionale ricompone a unità il previgente quadro normativo, disegnando una disciplina organica e unitaria.
“Si tratta di un primo ma necessario passo per orientare sempre di più questo Sistema verso la costruzione di professionalità capaci di governare l’innovazione tecnologica all’interno delle imprese. Un sistema, quello degli ITS, in cui Confartigianato Imprese Piemonte crede fermamente. Ad affermarlo il Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte, Giorgio Felici.
Restano ancora alcuni elementi di criticità di cui sarà necessario verificare le ricadute applicative nei prossimi anni quando molti degli elementi che la riforma affida a successivi decreti saranno più chiari.
“Auspichiamo -conclude Felici- in particolare che vengano in futuro poste le premesse per la costruzione di un vero sistema dell’apprendistato di alta formazione più vantaggioso per giovani e imprese, soprattutto per le più piccole. Ciò nonostante, fin d’ora è possibile osservare il tentativo di tenere insieme innovazione e valorizzazione della tradizione artigiana, di favorire raccordi con le Università, di controllare la qualità del sistema grazie a puntuali monitoraggi, di promuovere investimenti destinati alla realizzazione di campus e sedi tecnologicamente all’avanguardia, di preservare l’autonomia delle fondazioni e la centralità del ruolo delle imprese: tutti elementi positivi, e necessari, per una compiuta affermazione del “nuovo” sistema ITS. È tempo di tracciare un nuovo domani in cui ci sia spazio per i nostri giovani talenti. Gli ITS sono il pilastro educativo da cui ripartire, con una nuova alleanza, un sodalizio di mutuo interesse”.