TORINO – Un aumento medio di 19,4 euro per abitante, il 13,1% in più rispetto agli attuali tributi sui rifiuti (Tarsu e Tia): è quanto verrà a costare la futura Tares ad imprese e famiglie piemontesi secondo il calcolo dell’impatto del nuovo tributo su rifiuti e servizi.
I rincari derivanti dalla Tares saranno una nuova dura batosta per gli artigiani e andrebbero a sommarsi ai continui aumenti registrati in questi anni dalle tariffe dei rifiuti: tra marzo 2012 e marzo 2013 sono cresciute del 4,9%, tra marzo 2008 e marzo 2013 del 22,1% e, addirittura, negli ultimi 10 anni hanno raggiunto il +56,6%.
Per alcune tipologie d’imprese l’applicazione della Tares sarebbe un vero e proprio salasso: è il caso delle attività artigiane di pizza al taglio, che operano in piccoli Comuni che attualmente applicano la Tarsu e che, con l’introduzione della Tares, subirebbero rincari del 301,1%. Non andrebbe meglio per i laboratori artigiani di pasticceria che pagherebbero il 181,7% in più. Aumenti significativi anche per i piccoli produttori di pane e pasta che nel passaggio da Tarsu a Tares sarebbero costretti a sborsare il 93,6% in più. (ANSA)