Confartigianato si schiera con Slow Food nella campagna a salvaguardia della legge 138 del 1974 che, caso unico nell’UE, vieta in Italia l’utilizzo di latte in polvere nelle produzioni casearie. Cardine della campagna è la petizione lanciata da Slow Food, che ha visto oltre 130.000 firme sottoscritte attraverso la piattaforma Change.org e la raccolta cartacea. Obiettivo dell’iniziativa di Slow Food è mettere in luce le criticità che conseguirebbero dall’annullamento della legge richiesto dall’UE. Confartigianato sostiene attivamente la raccolta firme nell’ambito di Italian Makers Village, il fuori Expo organizzato dalla Confederazione in via Tortona 32 a Milano, e il coinvolgimento degli associati a sottoscrivere la petizione online.
“Confartigianato – sottolinea Marco Granelli, Vicepresidente di Confartigianato – rappresenta imprenditori che fanno della qualità la caratteristica distintiva dei prodotti. La stessa qualità che rappresenta il made in Italy di eccellenza noto in tutto il mondo. L’agroalimentare è un settore cruciale tra gli indiscussi motori economici del Paese: nel primo trimestre del 2015 le nostre esportazioni sono aumentate del 9,3%, nonostante le difficoltà con la Russia. Accettare il sollecito dell’UE ad eliminare la legge 138 del 1974 significherebbe sgretolare un tessuto produttivo e commerciale costruito con fatica nell’arco di decenni, abbassando drasticamente la qualità dei prodotti caseari su larga scala. Così facendo, oltre a danneggiare i piccoli produttori, renderemmo le produzioni DOP e IGP meno accessibili alle fasce con minore potere d’acquisto e presteremmo il fianco ad un meccanismo che inevitabilmente ridurrà gli standard qualitativi dei prodotti caseari. Per questo ci schieriamo con Slow Food attraverso iniziative divulgative all’interno dell’Italian Makers Village, il Fuori Expo degli artigiani in via Tortona a Milano”.
Grazie a una proroga accordata dall’UE, c’è tempo fino al 29 settembre per sostenere il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, che ha affermato di voler difendere la legge italiana, e con essa centinaia di piccole produzioni e il patrimonio di latti, mestieri, tecniche, tradizioni e comunità.