Artigianato come futuro per i giovani, 2012 anno dedicato al legno, valorizzazione della memoria storica riguardante il periodo della Resistenza, rafforzamento delle imprese attraverso filiere e reti. Questi i quattro progetti presentati alla Fondazione CRC da Confartigianato Imprese Cuneo, per i quali l’Ente ha deliberato un contributo. La cifra complessiva, 45 mila euro, andrà dunque a favore di cultura e formazione, orientamento lavorativo e sviluppo imprenditoriale, tematiche che rappresentano i settori cosiddetti “strategici” dell’economia, sui quali è necessario fare leva per superare il difficile momento di crisi.
«Abbiamo molto apprezzato – commenta Domenico Massimino, presidente di Confartigianato Imprese Cuneo – la disponibilità dimostrata dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione CRC nei confronti dei nostri progetti. In un momento così critico dal punto di vista economico, una parte cospicua del nostro impegno è volto a favorire l’inserimento lavorativo dei giovani e lo sviluppo imprenditoriale delle nostre aziende. Mancano però le risorse per portare avanti le fasi attuative di ogni progetto e quindi diventa essenziale avere al fianco partners finanziari con i quali condividere i costi. Vorrei quindi rivolgere un sentito ringraziamento alla Fondazione CRC per la sensibilità dimostrata verso l’artigianato cuneese e le sue imprese».
Da un’analisi accurata delle iniziative finanziate, emerge la loro particolare aderenza alle attuali esigenze socio-economiche. Sul fronte dell’occupazione giovanile, il progetto “L’artigianato quale futuro per i giovani” parte da un recente rapporto di Confartigianato, nel quale si evidenzia la carenza di alcune figure professionali del comparto: mancano elettricisti, idraulici, panificatori e pasticceri, acconciatori, metalmeccanici, falegnami. Il gap tra domanda ed offerta è determinato dalla tendenza a classificare i lavori manuali di serie “B” rispetto a quelli intellettuali. C’è quindi bisogno di una corretta informazione che vada a sottolineare gli aspetti valoriali dell’artigianato, partendo dal mondo scolastico e da un primo approccio conoscitivo con le aziende del territorio.
Ed è principalmente rivolto ai giovani, affinché acquisiscano gli elementi essenziali della memoria storica della Resistenza, anche il progetto “I valori della Resistenza” che consiste nella realizzazione di un “percorso della memoria” incentrato sulla lotta partigiana in provincia di Cuneo e sulla figura di Duccio Galimberti, torturato e forse ucciso in una cella ubicata nello scantinato della sede provinciale di Confartigianato.
A sostegno del territorio e delle imprese artigiane sono indirizzati gli altri due progetti: 2012 anno del legno e il rafforzamento delle imprese attraverso l’innovazione e la realizzazione di filiere e reti. Il primo, proseguendo nell’attività di promozione e valorizzazione delle produzioni artigianali, avviata nel 2011 sul comparto della lavorazione della pietra e dei lapidei, ha programmato una serie di iniziative informativo-promozionali sull’utilizzo del legno, partendo dalla prima lavorazione fino alla produzione di manufatti; il secondo invece punta sul rafforzamento delle imprese attraverso processi di collaborazione tra settori differenti in un’ottica di sviluppo innovativo delle produzioni.
«La situazione contingente – commenta Massimino – deve essere di stimolo per una revisione sostanziale del “Sistema Paese”, che contempli tanto la formazione dei giovani ed il loro inserimento lavorativo quanto lo sviluppo imprenditoriale. Naturalmente, nel difficile processo di ridefinizione del mercato e dei ruoli, c’è bisogno della massima collaborazione, anche a livello finanziario, di enti ed istituzioni territoriali che intendano supportare progettualità innovative sia in campo formativo che imprenditoriale. A tal proposito, auspico che tutte le realtà del territorio contribuiscano con un impegno concreto al rilancio dell’economia cuneese» .