Molti anziani sono a rischio crescente di povertà, a causa del peso della crisi e delle manovre governative correttive: è questo il tema portante sul quale si dibatterà domani nell’ambito del convegno Anap/Confartigianato (Associazione nazionale artigiani pensionati che conta 220.000 associati dei quali quasi 22.000 in Piemonte) che vedrà il suo svolgimento all’hotel Majestic di Torino a partire dalle ore 10.
“Nessuno si fa illusioni – dichiara Luigi Saroglia, presidente regionale Anap – la crisi economica è mondiale e i tagli sono necessari in tutti i Paesi. Che però questi incidano così tanto sulle persone anziane e sugli indigenti è il risultato di una volontà politica miope ed immorale”.
L’attuale sistema sanitario e di welfare scricchiola, in bilico fra un modello vecchio non più sostenibile ed uno nuovo, che si vorrebbe innovativo e coeso, ancora tutto da perfezionare. Il dato stridente degli ultimi 8 anni che rende fragili le basi del nostro sistema di welfare dice che i giovani occupati under 35 sono scesi di 2.443.000 unità (-26%) mentre gli inattivi tra gli over 65 sono saliti di 1.382.000 unità (+13,1%). A ciò si aggiunge la previsione al 2050 che registra il boom della quota di anziani sulla popolazione attiva 15-64 anni (soprattutto donne) che dal 54% passerà al 68%.
“Il concetto guida smarrito – prosegue Saroglia – è quello di equità. La questione sociale deve tornare ad essere prioritaria nell’agenda politica e le risorse si possono reperire dalla lotta alla corruzione e all’evasione, dalla riduzione degli sprechi, da una reale collaborazione pubblico/privato. E naturalmente dal ritorno del lavoro”.
Giorgio Felici (presidente Confartigianato Imprese Piemonte), Luigi Saroglia (presidente regionale Anap), Ugo Cavallera (assessore regionale sanità), Fabio Menicacci (segretario nazionale Anap), Enrico Quintavalle (responsabile nazionale ufficio studi Confartigianato) e Raffaella Vitale (direttrice regionale politiche sociali) saranno i protagonisti che animeranno il convegno di domani che si pone l’obiettivo di favorire l’emersione pubblica di questo disagio.