Col bando precedente +50% degli occupati nelle aziende
TORINO – Dalla Banca europea arrivano altri 20 milioni di euro per le imprese: consentiranno di sostenere i nuovi progetti nell’ambito della misura “più Sviluppo”, per gli investimenti produttivi.
“Con questi nuovi contributi – commenta il presidente della Regione Roberto Cota – possiamo sostenere le aziende che hanno deciso d’investire. E’ un’ottima notizia anche alla luce dei risultati del bando precedente: è aumentato infatti del 50% il numero degli occupati nelle aziende che hanno usufruito dei vecchi contributi”.
I 20 milioni di euro sono da pochi giorni nelle casse di Finpiemonte, che gestisce operativamente la misura e che entro fine luglio provvederà ad erogarli alle imprese che hanno partecipato alla nuova edizione.
La Regione aveva deciso qualche mese fa di riaprire il bando proprio per il buon riscontro avuto nella precedente edizione, con la sottoscrizione di 3 contratti con altrettante imprese piemontesi per rilevanti investimenti sul territorio con ricadute occupazionali. Le iniziative del precedente bando sono in corso di realizzazione.
L’agevolazione per le aziende consiste in un finanziamento rotativo. La nuova edizione del bando si è chiusa a fine aprile e sono state presentate 9 domande. I settori interessati alle nuove richieste di finanziamento sono: accessori per autoveicoli, fabbricazione di turbine e turboalternatori, metalli leggeri, macchine per l’industria alimentare, produzioni di prodotti a base di carne, fabbricazione di articoli in materie plastiche, robot industriali per usi molteplici, articoli in gomma, apparecchiature fluidodinamiche. Le domande presentate sono in corso d’istruttoria.
Oltre ai 20 milioni, che andranno direttamente alle aziende i cui progetti saranno approvati, ne sono a disposizione ulteriori 2, che serviranno per fornire garanzie e abbassare il tasso di interesse, rimborsandone i costi e consentendo di fatto di portarlo fino a zero. Probabilmente i termini del bando verranno nuovamente aperti nelle prossime settimane. (ANSA)