1° dicembre ore 9.30 – Intesa Sanpaolo (v. Monte di Pietà 34 – Torino)
All’Expo va riconosciuto il grande merito di aver offerto un palcoscenico internazionale alle eccellenze del made in Italy di ogni settore, dall’imprenditoria, all’arte, alla cultura. Il nostro Paese ha dato prova di grande efficienza e di un’indiscussa capacità di far sistema, unendo le energie di imprese, istituzioni, associazioni di categoria e università. Nel dopo Expo sarà fondamentale non disperdere il patrimonio d’idee e fiducia generato dalla manifestazione, ma soprattutto la rete di relazioni, contatti e rapporti commerciali intrecciati dalle imprese coi mercati esteri che potranno avere un impatto considerevole sulla nostra economia.
Proprio con l’obiettivo di condividere con gli imprenditori del territorio spunti e proposte sulle nuove opportunità di business nel dopo Expo, Confartigianato Piemonte e Intesa Sanpaolo organizzano domani un incontro, che avrà luogo a partire dalle 9.30 presso la Sala Aste Intesa Sanpaolo in via Monte di Pietà.
Nell’occasione sarà presentato un rapporto di Confartigianato che analizza – sulla base dei dati forniti da fonti ufficiali quali Istat, Infocamere e Unioncamere – i risultati delle vendite all’estero delle nostre imprese puntando l’attenzione sul potenziale ancora da sfruttare. Ad illustrare soprattutto quelli che riguardano il Piemonte, dopo i saluti iniziali di Cristina Balbo (Direttrice Regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo) e Maurizio Besana (Presidente Confartigianato Piemonte), saranno Carlo Napoli (Ufficio studi Confartigianato Piemonte) e Luca Calò (responsabile Coordinamento territoriale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo).
Giovanni Fongo, titolare dell’azienda artigiana “Il Panaté di Mario Fongo” di Rocchetta Tanaro, porterà la testimonianza della propria partecipazione all’Expo, dove – ospite negli spazi espositivi di Intesa Sanpaolo – ha potuto presentare la propria storia e la propria produzione d’eccellenza, sue le famose “lingue di suocera”, oggi esportate anche all’estero.
Dopodiché seguirà l’intervento “Dall’e-commerce al retail” di Denis Balbo (Direzione Marketing Intesa Sanpaolo). Sarà poi una tavola rotonda a chiudere il convegno, attorno alla quale ci saranno Cristina Balbo, Silvano Berna (Segretario Confartigianato Piemonte), Denis Balbo, Bruno Tardivo (titolare C.B.T. Italia) e Mario Fongo. Conclusioni affidate a Cristina Balbo.
“I piccoli imprenditori – sottolinea Besana – sono campioni della qualità italiana e contribuiscono a mantenere in attivo la nostra bilancia commerciale. L’Expo di Milano ha potenziato la propensione delle imprese artigiane a lavorare sui mercati esteri. C’è ancora molto da fare per rilanciare la nostra economia e rivitalizzare i consumi interni, ma i risultati che presentiamo per l’export realizzato dalle piccole imprese devono richiamare l’attenzione di tutti”.
“Oggi più che mai - aggiunge Balbo - la competizione è globale. È su questo piano che i nostri imprenditori devono puntare, sfruttando la qualità dei propri prodotti riconosciuta dai mercati internazionali, che offrono reali opportunità di crescita. Con Expo abbiamo offerto ottime occasioni di visibilità e di business al Paese e alle nostre imprese. Intesa Sanpaolo continua a sostenere i propri clienti attraverso le piattaforme digitali, come Created in Italia, Tech-Marketplace e Opportunity Network. Inoltre, abbiamo creato percorsi formativi verso l’internazionalizzazione e la digitalizzazione, come Think International e Digital, che stanno riscuotendo un grande successo per il taglio pratico e concreto. La rete dei gestori imprese e specialisti estero presenti sul territorio è la migliore garanzia di assistenza e stimolo per questa crescita.”
Le principali evidenze dell’analisi
Export da record per le piccole imprese italiane: negli ultimi 4 trimestri ha toccato quota 113,8 miliardi, pari al 7,1% del Pil, con un aumento di 4,6 miliardi, vale a dire il 4,2% in più, rispetto all’anno precedente.
Soltanto nei primi sei mesi del 2015 le esportazioni di prodotti realizzati dalle piccole aziende ammontano a 57,1 miliardi, in crescita di 2,6 miliardi (+4,9%) in confronto al primo semestre del 2014. L’80,1% dell’export delle piccole imprese si concentra in quattro regioni: in testa la Lombardia con il 24,9% (pari a 14.226 milioni di euro), Veneto con il 21,4% (pari a 12.249 milioni), Toscana con il 12,5% (pari a 7.153 milioni), Emilia-Romagna con il 12,2% (pari a 6.953 milioni) e Piemonte con il 9% (pari a 5.150 milioni).
La nostra regione si colloca però al vertice della classifica regionale per l’aumento, nei primi sei mesi del 2015, di esportazioni di prodotti realizzati dalle piccole imprese, con una crescita del 12,8%. Secondo posto per il Veneto, che registra un incremento del 7,5%, e terza posizione per l’Emilia Romagna che fa segnare un +4,2%. Seguono la Toscana (+4%) e la Lombardia (+1,2%).
L’occupazione nelle sole micro e piccole imprese in Piemonte vale 4,5 volte l’occupazione del totale Italia del settore tradizionalmente di riferimento per l’economia regionale, la produzione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (162.865 addetti).
Il Piemonte, inoltre, è la quarta regione manifatturiera d’Italia, con una dotazione di offerta capace di coniugare flessibilità ed eccellenze produttive. In particolare il 96,9% delle imprese che operano nel manifatturiero sono micro e piccole imprese ed occupano il 40,9% degli occupati del settore; è il settore col più elevato grado d’internazionalizzazione attiva delle multinazionali estere a controllo italiano.