L’edilizia, dopo il pieno di incentivi fiscali, ha trasformato l’Italia e il Piemonte in un grande cantiere: le commesse sono cresciute in modo esponenziale, i prezzi dei materiali sono saliti alle stelle (+ 123 % il legno d’abete, +88% i mattoni, nel primo semestre di quest’anno), la manodopera specializzata è diventata merce rara, si sono moltiplicate le nuove ditte edili e gli infortuni sul lavoro hanno registrato una forte impennata.
“In Piemonte – commenta Enzo Tanino, Presidente edilizia di Confartigianato Imprese Piemonte – i cantieri aperti sono migliaia: piccoli e grandi interventi che hanno avuto il merito di rilanciare l’edilizia ma purtroppo come conseguenza quello di far lievitare i costi dei ponteggi e dei materiali.”
Secondo gli ultimi dati ENEA in Italia lavori certificati sono quasi 70mila che equivalgono a 11miliardi di investimenti ammessi a detrazione. Un’accelerata anomala e incontrollata che ha portato difficoltà a reperire ponteggi, materiale e personale qualificato.
“Inoltre, occorre fare tutto in fretta – continua Tanino – perché per le proprietà unifamiliari bisogna completare almeno il 30% delle opere entro il 30 giugno 2022 per incassare il contributo. Questa è la ragione che ha portato l’aumento di nuove imprese, spesso improvvisate, e che, in molti casi, non sono in grado di far fronte alle prescrizioni normative sulla sicurezza. La corsa all’incentivo rischia, dunque, di lasciare in eredità dei danni come l’aumento di nuove imprese non sempre affidabili e l’aumento di subappalti, spesso con manovalanza che arriva dall’estero e che non conosce la normativa italiana”.
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