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EUROPA – Assemblea di SMEUnited in Confartigianato

Libertà d’impresa e attenzione alle Pmi al centro dell’Assemblea di SMEUnited in Confartigianato con il Vice Presidente della Commissione Ue Fitto e il Ministro Zangrillo.

E’ tempo di mantenere gli impegni nei confronti delle Pmi, con azioni concrete per garantirne la crescita e la competitività. E’ l’appello lanciato oggi alle istituzioni europee dall’Assemblea generale di SMEUnited, la rete delle Organizzazioni europee dell’artigianato e delle PMI, riunita a Roma presso la sede di Confartigianato che di SMEUnited è membro fondatore.

All’Assemblea è intervenuto con un videomessaggio Raffaele Fitto, Vicepresidente Esecutivo della Commissione europea e Commissario Ue per la politica regionale e di coesione, e hanno partecipato il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, e Niels Flemming Hansen, membro del Parlamento europeo. Accanto al Presidente di SMEUnited Petri Salminen, il Vice Presidente Luca Crosetto, il Segretario Generale Vèronique Willems e il Presidente di Confartigianato Marco Granelli.

Il Presidente di SMEUnited Petri Salminen ha sottolineato la necessità che l’Unione europea dia attuazione alle promesse fatte alle Pmi sia per potenziarne la competitività sia per ridurre gli oneri a loro carico.
Nel corso dell’Assemblea, i membri di SMEUnited hanno insistito sul fatto che sia il Consiglio sia il Parlamento europeo dovrebbero valutare l’impatto sulle PMI di eventuali modifiche apportate durante il processo legislativo. In merito alle proposte introdotte dalla Commissione von der Leyen II, i membri di SMEUnited hanno indicato segnali promettenti di risposta alle sfide principali delle piccole e medie imprese. Tuttavia, sollecitano l’impegno a semplificare la legislazione e ridurre gli oneri amministrativi con l’obiettivo di creare un ambiente più favorevole alle PMI il prima possibile. La riduzione degli obblighi di rendicontazione, nella misura di almeno il 35% come promesso, dovrebbe consentire alle PMI di concentrarsi sulla propria attività anziché sulla burocrazia.
Gli impegni della Commissione europea sono incoraggianti, ma SMEUnited sottolinea che le parole devono portare ad azioni rapide e concrete che abbiano un impatto reale. Ciò vale anche per il pacchetto di aiuti per le PMI, perché finora non è stato percepito alcun “sollievo” dai 25,8 milioni di PMI in tutta l’Unione europea. La legislazione europea deve aderire ai principi “Think Small First” e “Once Only”, tenendo conto delle caratteristiche specifiche delle PMI e riducendo al minimo gli obblighi di rendicontazione. L’applicazione rigorosa del test per le PMI è essenziale per valutare l’impatto della legislazione sulle PMI. Inoltre, una revisione della legislazione vigente deve verificare se le PMI sono in grado di applicarla e se sono presenti i prerequisiti per l’implementazione. Competitività significa che le PMI possono realizzare un profitto ragionevole per vivere e investire.

Il Vicepresidente della Commissione Europea Raffaele Fitto ha sottolineato che “la politica di coesione europea è al servizio dei territori di cui le Pmi sono un elemento importante. Come ha sottolineato la Presidente von der Leyen ‘Non c’è Europa senza le piccole e medie imprese’ che sono il cuore della nostra economia. Bisogna sbarazzarsi dell’onerosa ed eccessiva burocrazia, dare più fiducia e migliori incentivi. La Commissione europea è in ascolto e Bruxelles non è lontana, anzi forse non è mai stata così vicina”.

Attenzione alle richieste dei piccoli imprenditori è stata testimoniata anche dal Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo il quale ha fatto rilevare che “liberare le nostre imprese dalle lungaggini e dalle complicazioni burocratiche significa semplificarne la vita e, soprattutto, recuperare risorse da destinare agli investimenti”. Il confronto con il Ministro Zangrillo è stata l’occasione per fare il punto sul tema cruciale della razionalizzazione degli oneri burocratici che la Commissione europea si è impegnata ad abbattere del 25%. “Si tratta di una sfida che non è soltanto italiana, ma anche europea, e che richiede un confronto aperto e costruttivo – ha affermato il Ministro Zangrillo – come quello avviato con ‘Facciamo semplice l’Italia’. Si tratta di un percorso lungo il Paese che stiamo compiendo con il Dipartimento della Funzione pubblica per raccogliere le indicazioni e i suggerimenti del territorio e delle associazioni di categoria e aggredire così le procedure che, stratificandosi, hanno trasformato la complessità in complicazione”.
Con questo metodo, ha proseguito Zangrillo, “abbiamo superato l’obiettivo PNRR delle 200 procedure da reingegnerizzare e digitalizzare fissato alla fine di quest’anno”. Gli interventi hanno riguardato settori strategici per famiglie e imprese come le comunicazioni elettroniche, l’ambiente, il turismo, la disabilità, l’istruzione, le attività economiche, anche attraverso un nuovo sistema di controlli, e lo stesso artigianato. “Le misure che abbiamo messo a terra in questi due anni di governo – ha affermato – hanno il principale scopo di rimettere al centro la libertà di fare impresa e di ricostruire un rapporto di fiducia con cittadini e imprenditori perché, se una burocrazia scarsamente efficiente rappresenta un costo, un apparato statale funzionante è sinonimo di volano per lo sviluppo di tutto il sistema Paese”.
Nel ringraziare per il confronto Confartigianato e il suo presidente, Marco Granelli, il Ministro Zangrillo ha ricordato l’importanza di affrontare le sfide presenti e future con “idee, capacità, senso pratico e determinazione”. “Sono certo che le sapremo vincere – ha concluso – solo se saremo dalla stessa parte con un solo obiettivo: il bene dell’Italia!”.

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