Confartigianato ha lanciato la campagna “Ripartire dal nuovo. Imprese dopo il virus” che fa leva sulle competenze digitali degli artigiani e delle piccole imprese per ricostruire lo sviluppo del nostro tessuto produttivo e rilanciare l’eccellenza made in Italy. All’iniziativa di Confartigianato, oggi la Repubblica Album dedica un articolo nel quale viene riferito il risultato di una rilevazione su un campione di 4.100 imprese realizzata dall’ufficio studi di Confartigianato nel pieno dell’emergenza Covid e che dimostra che il 29,7% si serve di almeno un canale alternativo rispetto alla vendita tradizionale: sono aumentate del 19,8% le aziende che fanno e-commerce, raddoppiando il tasso di crescita di trend (+10,9% tra 2015 e 2019) e del 38,6% quelle che fanno consegne a domicilio, incluso l’utilizzo delle piattaforme di delivery online based, dunque riconducibili ancora una volta all’e-commerce, nonché la vendita attraverso i sistemi di messaggistica e i social. «I piccoli imprenditori devono adattarsi ai mutamenti dei mercati e a potenziare la produttività grazie all’innovazione digitale», dice il Presidente Giorgio Merletti. «Forniamo loro gli strumenti più adatti a preservare, in Italia e sui mercati internazionali, l’eccellenza dei prodotti a “valore artigiano”», aggiunge il Segretario Generale Cesare Fumagalli.
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