L’11 maggio, presso la sede del Comitato unitario delle Confederazioni artigiane del Piemonte, è stato presentato agli organi di informazione il Contratto collettivo regionale di lavoro (Ccrl) per il settore dell’edilizia che va a sostituire i contratti territoriali; si tratta del primo contratto regionale del settore, primo in Italia nel clima complesso per le relazioni sindacali e gli accordi contrattuali. L’intesa è stata siglata lo scorso aprile da Confartigianato Imprese Costruzioni unitamente alle altre organizzazioni artigiane e Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil.
“Il contratto collettivo regionale –dichiara Luciano Gandolfo presidente Confartigianato Imprese Piemonte Costruzioni– giunge a coronamento di un percorso di relazioni sindacali in cui è stato perennemente al centro dell’attenzione l’obiettivo di snellire e agevolare i rapporti tra impresa e lavoratore, a qualsiasi provincia appartengano, finalmente getta le basi per una gestione omogenea sul territorio piemontese degli aspetti economici e normativi relativi al rapporto di lavoro dipendente”.
“L’entrata in vigore del CCRL –conclude Gandolfo– potrà facilitare il rilancio di politiche pubbliche per il settore, specie dopo la recente costituzione in Regione Piemonte della Consulta della filiera delle costruzioni. Certezza e uniformità economica e normativa, possibilità di concordare strategie riguardanti sia il sistema della bilateralità nonché quello della formazione, potranno quindi costituire un’inversione di tendenza per il settore maggiormente falcidiato dalla crisi”.