PARIGI – L’Italia è il Paese europeo che perde ogni anno più entrate per colpa dell’evasione dell’Iva. Lo rivela uno studio della Commissione europea, anticipato dal quotidiano Le Monde. Nel 2011, rivela la ricerca, la differenza tra l’Iva che lo Stato italiano avrebbe dovuto incassare e quella che ha incassato è stata di 36,1 miliardi di euro, quattro in più che in Francia (32,2 miliardi) e quasi dieci in più che in Germania (27 miliardi).
Questo scarto, secondo la Commissione, deriva dalle frodi, isolate o sistematiche, ma anche dagli effetti della crisi, per colpa della quale certe aziende, divenute insolventi, non riescono più a pagare l’Iva. Il rapporto, precisa Le Monde, dovrebbe essere reso pubblico alla fine di questa settimana. L’appuntamento sarebbe stato rinviato di diversi mesi per le riserve sollevate da diversi Paesi, che hanno contestato la metodologia utilizzata dagli esperti incaricati dalla Commissione per effettuare i calcoli. (ANSA)