Lo scorso venerdì 13 novembre si tenuto presso l’assessorato alle attività produttive un incontro tra i rappresentanti delle Confederazioni artigiane del Piemonte e la Regione Piemonte per analizzare la situazione relativa ad alcune delle problematiche riguardanti il settore degli installatori idrotermosanitari. All’incontro hanno partecipato l’assessore regionale all’energia Giuseppina De Santis, il direttore del sistema competitività Giuliana Fenu, nonché la nuova responsabile del settore sviluppo energetico sostenibile Silvia Riva; della delegazione artigiana facevano parte per Confartigianato Imprese Piemonte il presidente regionale degli installatori Pier Angelo Binello ed il funzionario di categoria Carlo Napoli. L’incontro è stato occasione per analizzare insieme l’anno trascorso dalla messa in servizio del Catasto impianti termici (Cit) e le importanti questioni rimaste ancora aperte pur essendo state evidenziate a più riprese dalle Associazioni di categoria. Il confronto con la Regione è stato positivo in quanto si è potuto concordare un’azione condivisa e produttiva che ha consentito la riapertura del canale di collaborazione. L’argomento “Catasto Impianti Termici” è tornato così tra le priorità della Regione grazie alla sensibilità dimostrata dall’assessore e dalla sua struttura; nei prossimi giorni proseguirà il confronto dal punto di vista tecnico sui temi richiesti dalla categoria quali: una massiva comunicazione all’utenza circa i vari obblighi di legge; la semplificazione delle procedure di utilizzo del sistema informativo; la concretizzazione della norma che prevede la possibilità per le associazioni di categoria che hanno sportelli Centro assistenza tecnica (Cat) riconosciuti dalla Regione Piemonte di fornire servizi di supporto alle imprese in modo trasparente.
Le Confederazioni artigiane hanno altresì posto all’attenzione dell’assessore e della struttura funzionariale alcune implicazioni derivanti dall’attuazione della normativa di qualificazione degli installatori di impianti alimentati a fonti di energie rinnovabili (i cosiddetti Fer) che rischiano di determinare notevoli disagi qualora la Regione non fornisca specifici elementi chiarificatori in merito. La disponibilità e l’impegno della Regione a fare chiarezza sui vari temi evidenziati, ci consente di anticipare risvolti positivi in merito alla gestione delle situazioni transitorie che si stanno creando in base ai disposti normativi in materia Fer. Tre sono gli argomenti principali rappresentati alla Regione: chiarire l’obbligatorietà di frequenza dei corsi delle 80 ore previsti dalla delibera della Giunta regionale 8 giugno 2015, n. 18-1540 solo per quelle persone che intendono ottenere i requisiti professionali ai sensi dell’art. 4 comma 1 lett. c) del DM 37/08; definire un regime transitorio a favore di coloro che a decorrere dal 3 agosto 2013 hanno ottenuto la qualifica ex DM 37/08 nelle more della definizione da parte della Regione Piemonte dello standard formativo per l’attività di installazione e manutenzione straordinaria di impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili (Fer), emanato solo l’11 giugno 2015; definire procedure univoche a livello regionale per garantire l’accesso al mercato ai nuovi imprenditori che intendono ottenere i requisiti professionali ai sensi dell’art. 4 comma 1 lett. c) del DM 37/08, in attesa della concreta fruibilità sul mercato della formazione dei percorsi formativi definiti. Nei prossimi giorni le Confederazioni artigiane presenteranno alla Regione un documento di proposte concrete per una soluzione chiara e coerente con le disposizioni di legge delle varie situazioni connesse alla qualificazione dei responsabili tecnici delle imprese operanti nel settore Fer.