Nella conferenza stampa del 9 febbraio scorso, è stato presentato l’accordo sul nuovo modello di bilateralità artigiana in Piemonte per l’anno 2017. Il Presidente Maurizio Besana ha espresso un concreto apprezzamento per il raggiungimento di questa importante intesa con la quale le Parti sociali datoriali e sindacali fondatrici dell’Ente bilaterale dell’artigianato piemontese (Confartigianato, Cna, Casartigiani e Cgil, Cisl, Uil) continuano la linea di costruttivo confronto iniziata con l’accordo del 1993. L’accordo si inserisce nell’ormai consolidato sistema di relazioni sindacali dell’artigianato piemontese per un rinnovato impegno volto al rafforzamento e alla qualificazione della bilateralità. La bilateralità nelle sue molteplici forme e funzioni ha rappresentato e rappresenta il valore aggiunto delle relazioni sindacali nell’artigianato, sia a livello nazionale che regionale. Besana ha rimarcato che la bilateralità è stata concepita sui principi di mutualità e solidarietà ed è stata inoltre presa a riferimento dal legislatore nazionale per il riordino della normativa degli ammortizzatori sociali con l’istituzione dei Fondi di solidarietà bilaterali. Inoltre ha evidenziato che gli elementi innovativi che caratterizzano il nuovo accordo ampliano le prestazioni a favore delle imprese e dei loro lavoratori. L’accordo da un lato permette alle imprese, tramite la bilateralità, di erogare beni, servizi e prestazioni aggiuntive cosiddette di welfare a favore dei propri lavoratori. Dall’altro lato rafforza ed amplia il sistema mutualistico che interviene a supporto delle imprese per favorire il ripristino dell’attività lavorativa, l’innovazione tecnologia e la sicurezza sul lavoro.
Il nuovo modello di bilateralità artigiana in Piemonte
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