TORINO – Nei primi tre mesi del 2013, il valore delle esportazioni piemontesi ha raggiunto i 9,8 miliardi di euro con un incremento dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2012. La crescita si contrappone al calo nazionale dello 0,7%. Negativa la performance delle vendite piemontesi dirette ai partner comunitari (-5,4%), mentre è decisamente più brillante la crescita verso i Paesi extra-Ue 27 (+12,6%). Il Piemonte si conferma la quarta regione esportatrice, con una quota del 10,4% delle esportazioni complessive nazionali.
“L’export piemontese – commenta Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere Piemonte – continua a mantenersi di segno positivo, anche in un contesto nazionale in cui prevale il segno meno, con performance poco brillanti da parte delle altre principali regioni esportatrici. L’impegno del sistema camerale piemontese a favore dell’internazionalizzazione continua a strutturarsi grazie ad iniziative quali gli sportelli ‘World pass’ presso le Camere di commercio di tutta Italia e i progetti integrati di mercato e di filiera del piano strategico di Unioncamere Piemonte e Regione Piemonte, per portare all’estero in maniera più coordinata ed efficace le imprese del territorio. Le esportazioni non possono però più, da sole, trainare la ripresa, tanto più in un contesto di rallentamento dell’intera Unione Europea”.
La crescita dell’export piemontese non ha interessato tutti i comparti: la meccanica, che genera il 19,9% delle esportazioni complessive ha registrato, infatti, una contrazione del valore delle merci esportate (-4%). Positiva, invece, la performance degli altri principali settori: il tessile-abbigliamento (+1,3%) ha registrato una variazione in linea con il dato medio regionale; il comparto dei trasporti (primo per importanza rivestita sulle esportazioni complessive) ha realizzato, un incremento più sostenuto (+2,9%), scaturito dall’aumento delle vendite all’estero sia di autoveicoli (+4,8%) sia di componenti di autoveicoli (+3,9%). (ANSA)