Il tessuto artigianale piemontese continua a perdere terreno: nel 2017 oltre 9.000 imprese hanno cessato l’attività (le nuove sono 8.013, -1,09%). Sono i dati del Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi. Le imprese artigiane in Piemonte sono oltre 119 mila, circa il 28% del totale della regione.Il tessuto artigiano piemontese continua a soffrire, mostrando fragilità in tutte le province e nei tradizionali settori produttivi. Sburocratizzazione e innovazione sono gli strumenti su cui stiamo puntando grazie ai Punti Impresa Digitale presenti presso le Camere di commercio per dare fiducia alle imprese artigiane?, spiega Ferruccio Dardanello, presidente Unioncamere Piemonte. Il primo comparto per numero di imprese artigiane si conferma quello edile, con il 41,8% ma con un dato pesantemente negativo (-1,78%), sebbene migliore rispetto a quello del 2016 (-2,19%). L’industria in senso stretto, con il 22,1% delle imprese artigiane della regione, registra un -1,54%, seguita dal turismo (-1,34%).
A livello territoriale, la distribuzione delle imprese artigiane è analoga a quella del tessuto imprenditoriale nel suo complesso. Un’impresa artigiana su due ha sede, infatti, nel capoluogo regionale. A Cuneo si concentra il 14,9% delle realtà; seguono Alessandria (con il 9,4%) e Novara (con una quota parti al 7,9%). Le altre province evidenziano quote inferiori o pari al 5%.
Nel 2017, le criticità maggiori si sono riscontrate a Alessandria (-2,14%) e Biella (-1,96%). Flessioni più intense della media regionale caratterizzano anche Vercelli (-1,45%).
Registrano un dato migliore di quello piemontese, ma pur sempre negativo, le altre realtà provinciali: Torino -1,04%, Verbania -0,99%, Cuneo -0,88%, Asti -0,66% e Novara -0,25%.