ROMA – Le piccole e medie imprese promuovono il Jobs Act: per il 49,5% delle Pmi l’esonero dal versamento dei contributi sposterà la convenienza verso il contratto a tempo indeterminato. Emerge da un sondaggio su 1.630 imprese.
La decontribuzione va bene per rilanciare l’occupazione ma senza crescita economica del Paese potrebbe risultare poco efficace. Per un imprenditore su 5 l’esenzione dei contributi Inps aumenterà sicuramente la domanda di lavoro. Ma secondo il 71,7% delle imprese (soprattutto costruzioni e impiantistica, i settori più colpiti dalla crisi) è necessario che prima migliorino le condizioni economiche dell’Italia, altrimenti il Jobs Act, da solo, ”rischia di non essere sufficiente a fare ripartire l’occupazione”.
La battaglia sull’articolo 18 non interessa affatto le piccole e medie imprese italiane. Più di una su 2 (51%) afferma infatti di ”non avere avuto mai la necessità di licenziare i propri dipendenti”. Per più una impresa su tre (34,5%) inoltre, la risoluzione dei rapporti di lavoro è avvenuta sempre in maniera consensuale. (ANSA)