TORINO – Tra il 2012 e il 2014 in Piemonte sono 160 gli apprendisti presi in carico dal sistema dell’offerta formativa contrattualizzati con apprendistato di primo livello, alcuni dei quali conseguiranno la qualifica e il diploma professionale il prossimo autunno. Sono invece 340 le imprese che, dal 2010 a oggi, hanno assunto in apprendistato di alta formazione e ricerca 727 apprendisti. Di questi circa l’89% ha concluso il percorso con successo conseguendo il titolo universitario previsto e oltre il 95% è stato stabilizzato negli organici aziendali. Lo ha sottolineato l’assessore all’Istruzione, Lavoro e Formazione professionale Gianna Pentenero nell’incontro al ministero del Lavoro sui risultati e le prospettive dell’apprendistato.
“Il Piemonte – ha detto Pentenero – ha avviato dallo scorso 2014, in aggiunta ai percorsi per il conseguimento della laurea, master e dottorato di ricerca, la sperimentazione per il conseguimento del titolo di Tecnico Superiore (Its) in Apprendistato di alta formazione e ricerca. I modelli didattico-organizzativi utilizzati avevano il compito di favorire l’integrazione dell’esperienza lavorativa con la formazione e il riconoscimento e la certificazione degli apprendimenti non formali grazie all’attività all’interno di un contesto produttivo. Grazie a un coordinatore formativo interno all’impresa – spiega Pentenero - e uno all’interno dell’agenzia formativa, si è venuto così a creare un continuo raccordo nelle fasi di apprendimento e tra i differenti luoghi di formazione, coniugando in questo modo una parte pratica da svolgere all’interno dell’azienda e una parte riservata alla didattica in aula. Nell’ambito dell’apprendistato per il conseguimento della qualifica e del diploma professionale la Regione ha stanziato un incentivo per il successo formativo dell’apprendista pari a 1500 euro per ogni annualità, da erogare al completamento della frequenza dei 3/4 della durata complessiva della formazione strutturata. L’esigenza prioritaria di un percorso educativo e formativo moderno – ha concluso l’assessore - finalizzato a coniugare domanda e offerta di lavoro, è creare un’alternanza continua tra formazione e lavoro e generare effetti virtuosi non solo sull’occupabilità delle persone e sulla produttività delle aziende, ma anche sul conseguimento di un titolo di studio che permetta di ottenere un inserimento lavorativo stabile”. (ANSA)