Prosegue l’impegno progettuale di Confartigianato Imprese Piemonte a tutela delle imprese. Quest’anno l’incontro coi giornalisti è stato dedicato alle proposte per combattere un fenomeno che distrugge ricchezza e svilisce il made in Italy. Gli ultimi dati disponibili stimano in più di 200 miliardi di euro l’anno il volume complessivo del commercio mondiale di merci contraffatte ed è in continua crescita. Secondo le proiezioni Ocse e Fmi il valore della contraffazione potrebbe crescere del 74,5% nei prossimi dieci anni. In Italia, primo paese dell’Unione Europea per numero di articoli sequestrati, il ministero per lo sviluppo economico stima in 6 miliardi e 924 milioni il valore del mercato della contraffazione. La pressione della contraffazione ha aggravato le già difficili condizioni congiunturali delle imprese manifatturiere ed ha concorso a determinare, nel solo 2014, una flessione delle imprese artigiane pari al –2,1% (-1,7% in Piemonte).
La contraffazione, l’abusivismo, il lavoro nero sono tante facce di un fenomeno che colpisce l’economia, i consumatori e mina alle radici l’appeal del made in Italy. L’economia irregolare riguarda tutta la società e tutta la produzione italiana di valore: dall’abbigliamento all’agroalimentare, dalla tecnologia ai gioielli. Non significa solo minor reddito per gli imprenditori onesti, ma anche migliaia di posti di lavoro in meno per i nostri giovani, ricchezza che alimenta organizzazioni malavitose, rischi per la salute e riduzione delle entrate fiscali che poi devono essere compensate dai contribuenti onesti. Confartigianato Piemonte, in collaborazione con le forze dell’ordine, intende contrastare con ogni mezzo questo fenomeno attivando una campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e del mondo della scuola, e promuovendo una più efficace legislazione a tutela di imprese e consumatori.
Oltre al presidente regionale di Confartigianato Maurizio Besana e al segretario Silvano Berna, hanno partecipato all’incontro Cristina Balbo (direttrice regionale Intesa Sanpaolo), Tiziana Di Masi (autrice ed attrice teatrale), Antonio Catania (ufficio scolastico regionale per il Piemonte) ed è intervenuta Giuseppina De Santis (assessore regionale attività produttive).