Il compendio dati relativo al secondo semestre del 2020 elaborato dall’Ufficio studi di Confartigianato Imprese Piemonte, dopo un parziale ottimismo nel primo semestre, mette in luce una situazione complessa le cui valutazioni negative sono imputabili principalmente alla pandemia da Covid19.
Diminuiscono gli apprendisti, invertendo un trend che si configurava invece in continua crescita, ma soprattutto si riduce il numero delle imprese: per il primo semestre del 2021 si stima un calo pari a 650 unità produttive. La situazione più critica si registra nella città di Torino dove si stima, sempre nel primo semestre 2021, un calo di 382 unità produttive.
Il Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Giorgio Felici, sottolinea come, oltre alla crisi legata al Covid19, le cause della preoccupante condizione in cui versa il settore artigiano si leghino al pesante carico fiscale, alle laboriose incombenze burocratiche e ai ritardi dei pagamenti pubblici delle pubbliche amministrazioni. E’ indispensabile lo stanziamento di risorse adeguate, occorre dare slancio alla nostra economia.
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