ROMA – Il Governo – spiega il ministero dell’economia in una nota - ritiene che la sede più opportuna per esercitare l’intervento di razionalizzazione delle detrazioni, così come previsto dal comma 575 della legge di Stabilità 2014, sia la delega fiscale attualmente in approvazione in Parlamento. A tal fine, anche con l’obiettivo di evitare qualsiasi ulteriore aggravio fiscale, il Governo provvederà, con apposito provvedimento, ad abrogare il comma 576 della legge di stabilità 2014 e di conseguenza non vi sarà alcuna riduzione delle detrazioni attualmente in vigore. La copertura – aggiunge il Mef – sarà assicurata incrementando gli obiettivi di risparmio previsti dalla revisione della spesa aggiungendovi, pertanto, le cifre stabilite nel comma 575 della stessa legge.
”I contribuenti possono stare tranquilli non ci sarà nessun taglio delle detrazioni fiscali” dichiara il sottosegretario all’economia, Pier Paolo Baretta, commentando l’annuncio che i tagli alle detrazioni fiscali previsti dalla legge di stabilità saranno invece sostituiti con ulteriori tagli alla spesa. ”E’ un primo segnale di un definitivo orientamento verso la politica dei tagli anzichè la politica delle tasse”. Questo anche se ”un riordino delle detrazioni è quasi necessario ma lo faremo con calma e serenità in Parlamento, all’interno della delega fiscale, evitando i tagli lineari”. ”Con questa scelta – spiega poi il sottosegretario – non solo si evitano i tagli lineari, che erano previsti, ma si evita addirittura la riduzione delle detrazioni.
Il Governo rinuncia, così, ad un intervento fiscale che, comunque, avrebbe avuto un effetto sui cittadini e sceglie di imprimere più determinazione nella razionalizzazione della spesa che rappresenta uno dei suoi principali obiettivi strategici. La riforma del sistema delle detrazioni deve poter prevedere una più equa redistribuzione che tenga conto delle numerose modifiche, sociali ed economiche, intervenute in questi anni. Per questo non può esaurirsi in una clausola di salvaguardia ma va costruita con un largo consenso sociale e parlamentare, che trova nella delega fiscale, che mi auguro venga approvata al più presto, la sede più opportuna”. (ANSA)