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Nuovo sistema del digitale terrestre DVB-T2

Egregio Assessore Ghiglia,

facendo seguito dell’incontro avvenuto tra Lei ed una delegazione guidata dal Presidente della Federazione Regionale Impianti sig. Binello, presso la nostra sede di Confartigianato in Asti, siamo ad evidenziare e ricordare alcuni problemi che la categoria degli artigiani antennisti ed elettricisti incontra quotidianamente.

  • Gli operatori di telefonia mobile si sono sempre rifiutati di comunicare qualsiasi notizia sull’installazione di nuove Stazioni Base LTE (la telefonia mobile 4G) adducendo la scusa della “segretezza” per motivi di concorrenza. Le trasmissioni LTE sulle frequenze della banda 800MHz potrebbero determinare interferenze sugli impianti d’antenna con effetti variabili in funzione della distanza dalla stazione base, con casi limite di “blocco” totale degli amplificatori d’antenna. Improvvisamente l’utente vedrà scomparire alcuni programmi o non vedrà più nulla. Nonostante il servizio help-interferenze organizzato dalle compagnie telefoniche con la collaborazione della Fondazione Ugo Bordoni, riteniamo che molti utenti chiederanno l’intervento dell’installatore di fiducia che sarà in grado di assicurare una soluzione rapidissima.

La nostra proposta è quella di chiedere l’istituzione di un apposito spazio nel sito della Regione Piemonte, riservato agli operatori del settore dotati di firma digitale, dove gli operatori di telefonia mobile (Wind, Telecom, Vodafone) debbano registrare le attivazioni e le modifiche delle rispettive  stazioni base per i servizi LTE@800MHz, ovvero le aree del territorio interessate da possibili interferenze; tali informazioni dovrebbero essere consultabili dagli antennisti.

  • I lavori di manutenzione sui ripetitori televisivi vengono solitamente effettuati senza alcuna regolamentazione né comunicazione preventiva. Ci troviamo a gestire chiamate da parte degli utenti che improvvisamente non ricevono alcuni canali senza essere a conoscenza di sospensioni per manutenzioni o modifiche di frequenza.

La nostra proposta è quella di instituire un ulteriore spazio apposito nel sito della Regione Piemonte, riservato agli operatori del settore registrati, dove gli operatori televisivi siano tenuti a comunicare preventivamente i lavori sugli impianti e i periodi e le zone di sospensione del segnale.

  • L’evoluzione tecnologica in corso determinerà variazioni significative sia per le frequenze utilizzate (sono previsti incrementi dei canali per i servizi LTE), sia per le tecniche trasmissive (l’introduzione della tecnologia DVB-T2 che coesisterà con il DVB-T); pertanto gli utenti saranno obbligati, per poter vedere i nuovi programmi televisivi HD che saranno diffusi con la tecnica DVB-T2, ad acquistare un nuovo decoder anche a fronte di televisori nuovi, nonché ad adeguare gli impianti privati e condominiali di ricezione TV.

La nostra proposta è quella di attivare una massiccia campagna informativa a tutti i livelli sociali in modo da far passare il messaggio che le nuove tecnologie richiedono impianti per la ricezione dei segnali digitali con caratteristiche di qualità elevata in particolare nella parte relativa alla rete di distribuzione dei segnali. L’informazione dovrebbe sensibilizzare, in particolare, gli amministratori condominiali, affinché colgano le occasioni di eventuali interventi di manutenzione per adeguare l’impianto centralizzato d’antenna  alle regole tecniche definite dal nuovo DM del 22 gennaio 2013.

  • La ricezione di RAI 3 Piemonte continua ad essere un problema dovuto all’orografia del nostro territorio, addirittura ci sono famiglie che ricevono in camere diverse con la stessa antenna RAI 3 Piemonte e Rai 3 Lombardia.

La nostra proposta è quella di spostare il segnale  di RAI 3 Piemonte sulla piattaforma TVSAT; in alternativa si potrebbe far trasmettere in orari differenti il TG3 Piemonte, tramite opportune convenzioni con la RAI,  anche da televisioni private del territorio piemontese che attualmente comunque ricevono un aiuto economico dalla Regione Piemonte.

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