ROMA – Nei paesi del sud della zona Euro quali Spagna, Grecia, Irlanda e Portogallo, “l’aggiustamento del costo del lavoro è stato molto forte”, in Italia invece questo aggiustamento “ancora non si vede”. E’ quanto ha detto il vicesegretario generale dell’Ocse, Piercarlo Padoan, a margine dell’incontro della stessa organizzazione internazionale con i delegati italiani. Padoan ha messo in luce il problema della scarsa produttività che in Europa coinvolge anche l’Italia. “In alcuni paesi compresa l’Italia – ha spiegato – la produttività o non cresce o addirittura cala”. E quanto all’Italia in particolare “la poca produttività dipende soprattutto da fattori legati alla scarsa capacità innovativa, problemi che negli ultimi anni si sono andati aggravando”. Ocse: Padoan, pil zona Euro migliora, ma più investimenti. Nel 2014 “gran parte dei paesi della zona Euro avranno una crescita positiva”. Ne è convinto il vice segretario dell’Ocse, Piercarlo Padoan, il quale si domanda però se si tratta di un miglioramento definitivo e mette in evidenza l’importanza di dare basi più solide alla ripresa con nuovi investimenti.
Il prossimo anno, secondo Padoan, ci saranno comunque ancora alcuni paesi della zona Euro come la Grecia che andranno incontro ad una crescita negativa “ma meno grave”. Per ora, tuttavia, “il miglioramento dei paesi della zona Euro, soprattutto al sud, è trainato soprattutto dall’export; il ruolo della domanda interna è ancora debole”. Secondo quanto ha precisato a margine dell’incontro Ocse con i delegati italiani, “senza nuovi investimenti è difficile pensare che ci sarà più occupazione, perchè se le imprese non decidono di aumentare la capacità produttiva non hanno bisogno di nuovi lavoratori. Speriamo che questo avvenga – ha concluso – ma ancora non lo vediamo”. (ANSA)