Soddisfazione di Confartigianato
La Commissione Cultura della Camera ha recentemente dato il via libera definitivo al disegno di legge che stabilisce i requisiti professionali per ottenere la qualifica di restauratore.
Oltre alla formazione universitaria, viene riconosciuto il lavoro svolto anche dopo il 2004. Inoltre è prevista la possibilità di far valere le prestazioni di lavoro iniziate alla data di entrata in vigore della nuova legge e portate a compimento entro il 2014 con il riconoscimento del lavoro portato a buon fine delle Sovrintendenze appaltanti.
Soddisfazione viene espressa da Confartigianato, che da anni si batte per il riconoscimento del percorso professionale svolto dagli operatori ai fini della qualificazione di restauratori.
«Finalmente - commenta Luciano Gandolfo, Presidente Provinciale e Regionale di Confartigianato Edilizia nonché vice presidente nazionale ANAEPA – viene riconosciuta la competenza e il saper fare di 13.000 restauratori artigiani, eredi della secolare tradizione italiana».
«Sottolineiamo – aggiunge Domenico Massimino, presidente provinciale di Confartigianato Cuneo, recentemente nominato componente del Comitato di Presidenza nazionale di Confartigianato – la sensibilità e l’impegno dei relatori al Disegno di legge, i senatori Franco Asciutti (Pdl) e Andrea Marcucci (Pd), che hanno recepito le nostre sollecitazioni. I precedenti criteri erano troppo rigidi e rischiavano di spazzare via un’intera generazione di professionisti senza di fatto garantire la nascita di nuove professionalità».
«Grazie ai nuovi parametri, invece, – conclude Gandolfo – verranno riconosciute appieno sia le competenze acquisite in ambito formativo che direttamente “sul campo”».