“Riforma degli appalti più vicina alle piccole imprese”. Così il presidente di Confartigianato edilizia Arnaldo Redaelli commenta le misure del nuovo Codice degli appalti varate dalla Camera. Secondo Confartigianato edilizia, le modifiche al Codice degli appalti approvate dalla Camera accolgono le sollecitazioni della Confederazione per valorizzare il ruolo delle micro e piccole imprese, contribuire a risolvere il grave problema dei ritardi di pagamento, semplificare le norme sulla materia, garantire trasparenza nella filiera degli appalti.
“Il lavoro svolto alla Camera dei Deputati, ed in particolare dai relatori Raffaella Mariani e Angelo Cera - fa rilevare Redaelli – è stato fondamentale per migliorare il testo del Senato che già aveva introdotto criteri di delega a misura di micro e piccola impresa ed in attuazione del principio “Think small first” (pensare innanzitutto al piccolo) dello Small business act”.
In particolare, sul fronte dei pagamenti, Redaelli apprezza le misure che obbligano la stazione appaltante al pagamento diretto dei subappaltatori in caso d’inadempimento da parte dell’appaltatore o su richiesta del subappaltatore. Così com’è importante, per migliorare l’accesso delle micro e piccole imprese agli appalti, il riferimento alla suddivisione in lotti di lavorazione o prestazionali in modo tale da garantire l’effettiva possibilità di partecipazione agli appalti da parte delle micro e piccole imprese, inserito grazie alla sensibilità e all’impegno manifestati dall’On. Piergiorgio Carrescia. Altrettanto positivi vengono giudicati i criteri premiali per valorizzare, negli appalti sotto-soglia, la modalità a chilometro zero puntando sulle aziende di prossimità rispetto al luogo di esecuzione dei lavori e che s’impegnano ad utilizzare manodopera locale.
Inoltre Redaelli sottolinea l’importanza delle misure premiali per quei concessionari che coinvolgano le Pmi negli appalti, così come valuta positivamente la possibilità di ricorso generalizzato al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, l’esclusione del ricorso al solo criterio del massimo ribasso per le gare ad alta intensità di manodopera e la riduzione degli oneri documentali a carico delle imprese in un’ottica di semplificazione. “Confidiamo ora – conclude Redaelli – nella rapida e definitiva approvazione da parte del Senato e ci auguriamo che i decreti legislativi di attuazione della delega tengano nel debito conto tutti i criteri introdotti dal Parlamento”.