Rinvio di 60 giorni in attesa dell’attuazione dei decreti ministeriali a sostegno della categoria
Rinviato di 60 giorni il blocco dei camion previsto dal 23 al 27 gennaio. Lo ha deciso il Comitato Esecutivo dell’UNATRAS di cui fa parte Confartigianato Trasporti, ieri pomeriggio, mentre in Parlamento il ministro ai Trasporti, Corrado Passera ribadiva la piena disponibilità ad una proficua collaborazione con la categoria, ritenendola un settore strategico per l’economia del Paese.
La decisione dell’Unione degli autotrasportatori era già nell’aria fin dall’incontro avvenuto l’11gennaio con il viceministro ai Trasporti, Mario Ciaccia, durante il quale, a fronte di un riconoscimento delle ragioni dell’autotrasporto da parte del Governo, i vertici delle associazioni aderenti a Unatras avevano espresso segnali di apertura. Sospesa però, non annullata. Infatti, Unatras chiarisce che per ora l’attuazione del fermo è “rinviata”, in attesa che vengano rispettati i tempi tecnici necessari alla conversione in legge dei provvedimenti annunciati in Parlamento.
Sul piatto della discussione le tematiche sono importanti: mantenimento dei costi minimi garantiti, rifinanziamento alla categoria di 400 milioni di euro annui per riduzione premi Inail e aumento accise, ricalcolo dei giorni di divieto di circolazione. Sull’intero pacchetto il ministro Passera ha dato ampie garanzie di rimodulazione a favore delle richieste presentate.
«Abbiamo optato per la ragionevolezza – commenta Aldo Caranta, rappresentante provinciale di Confartigianato Cuneo del comitato trasporti, delegato all’unione regionale degli autotrasportatori di merci conto terzi e componente della Giunta esecutiva nazionale di Confartigianato Trasporti– consapevoli che la situazione generale è alquanto difficile ed incerta e non necessita certo di ulteriori turbolenze economiche. Ora attendiamo che le promesse vengano messe nero su bianco. Il dialogo che si è aperto con il Ministro si è dimostrato subito costruttivo, e le intenzioni sembrano venire incontro alle necessità del nostro lavoro. Attendiamo fiduciosi l’attuazione dei decreti».