L’assemblea di Palazzo Madama ha approvato con modifiche il ddl n. 1870, recante delega al Governo per la riforma del terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale. “L’approvazione da parte del Senato in seconda lettura del testo della delega della riforma del terzo settore è certamente una ottima notizia” le dichiarazioni a caldo di Aldo Zappaterra presidente nazionale di ANCoS Confartigianato.
Il testo ora torna alla Camera dei deputati. Con un emendamento del Governo viene istituita la Fondazione Italia sociale con lo scopo di sostenere interventi innovativi. Tra i punti qualificanti del ddl: la previsione di un codice del terzo settore, con esclusione delle fondazioni bancarie, la disciplina unitaria del volontariato, che dà un contributo fondamentale all’inclusione sociale, la valorizzazione delle reti di secondo livello, la revisione della fiscalità di vantaggio.
“Speriamo che la Camera dei deputati approvi al più presto la legge e soprattutto che il Governo riesca entro il 2016 a definire i decreti legislativi delegati. Sarà una riforma veramente epocale – continua Zappaterra – se i decreti legislativi rafforzeranno il ruolo strategico, partecipato e di sviluppo occupazionale sostenibile che svolge e potrà svolgere il Terzo Settore. Il testo approvato finalmente da un nuovo slancio al Settore. I decreti Legislativi dovrebbero generare innovazione e sviluppo sociale se risponderanno ai tanti bisogni nel settore del welfare, e la creazione di nuove opportunità di inclusione sociale e lavorativa”. Conclude il presidente nazionale di ANCoS.
“Se riusciremo a dare risposte innovative nel settore del welfare – aggiunge Fabio Menicacci segretario nazionale ANCoS – allora si potranno dare risposte concrete alle nuove povertà e progettare servizi che possono affrontare anche la non autosufficienza”.
“Dovremmo continuare ad impegnarci – conclude Menicacci – poiché rimangono ancora molti dubbi sia sul finanziamento, a partire dal servizio civile universale, sia per la disciplina dell’autofinanziamento del volontariato e delle persone che lo compongono, auspicando tempi rapidi per la rilettura del DDL alla Camera dei Deputati e soprattutto per la stesura dei decreti legislativi”.