Per la seconda volta il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospendere l’applicazione dei costi minimi di sicurezza dell’autotrasporto confermando la bontà del meccanismo di determinazione dei costi stabilito dall’Osservatorio sui costi minimi dell’autotrasporto e, più in generale, ha riconosciuto le finalità di tutela della sicurezza stradale e sociale fortemente volute e difese dalla categoria dell’autotrasporto per garantire una sana competitività e combattere il dumping sociale e lo sfruttamento. Senza i costi minimi l’Italia rischia di diventare terra di nessuno in cui combattere una guerra fra poveri, italiani e stranieri, per il trasporto al prezzo più basso e svincolato da qualunque regola. Non è con le gare al ribasso che l’Italia potrà recuperare competitività, bensì con la qualità del trasporto in un mercato libero, senza disfunzioni e nel pieno rispetto della legalità. Altro passo è stato quello del Piano della logistica, che contiene anche quello di politica industriale del settore. L’intento è quello, da un lato, di migliorare collegamenti e infrastrutture del sistema, puntando di più sui porti, sul trasporto ferroviario e sulle autostrade del mare, e dall’altro di rafforzare le aziende di trasporti.
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